Precauzione o allarmismo? Quando l’APMA viene contattata dai vicini a causa di bambini troppo chiassosi

Jennifer Furer

30.3.2020

In Svizzera, le autorità di protezione dei minori e degli adulti vengono continuamente chiamate a intervenire a causa dei litigi di vicinato, cosa che può ritorcersi contro la persona all’origine della segnalazione.

«Ho dei vicini incredibilmente rumorosi», scrive in un post su Facebook una utente di un forum svizzero per consigli giuridici. Secondo la donna, i bambini rumorosi a volte non possono uscire nel weekend. L'utente spiega che l'autorità di protezione dei minori e degli adulti (APMA) è stata informata, e tuttavia: «Non è successo niente. Cos’altro posso fare?»

Non tardano a giungere le reazioni della comunità di Internet: «I bambini hanno il diritto di essere bambini e di essere a volte chiassosi», scrive per esempio una donna, mamma di quattro figli. Non comprende affatto il comportamento dell’autrice della domanda, che ha addirittura fatto ricorso all’APMA. «Sapete cosa fate a questa famiglia?»

Un altro utente si mostra più duro: «Interpellare l’APMA? Come si può essere così stupidi?»

Altri utenti accusano tra l’altro l’autrice della domanda di aver «abusato» dell’autorità.

Nessuna procedura

Stefan Armenti, presidente dell’autorità di protezione dei minori e degli adulti della regione di Soletta, intervistato da «Bluewin», spiega che accade effettivamente che l’APMA riceva delle segnalazioni relative a cattivi rapporti di vicinato.

«Regolarmente, un primo esame della segnalazione mostra già se si tratti principalmente di un litigio di vicinato piuttosto che di un eventuale bisogno di protezione di una persona in difficoltà», afferma Stefan Armenti. In questo genere di casi, precisa, l’APMA non avvia procedure.

Un maltrattamento fisico o psicologico

«Il rumore creato dai bambini nelle normali famiglie non è certamente una buona ragione per effettuare una segnalazione presso l’APMA», prosegue Stefan Armenti. La segnalazione è opportuna soltanto se la persona che la effettua teme che il benessere di un bambino sia minacciato, indica.

«È il caso, per esempio, di un rumore da cui si percepisca che il bambino sia oggetto di un maltrattamento fisico o psicologico.»

Per natura, spiega l'esperto, non può essere impedita la ricezione di segnalazioni legate a litigi di vicinato. «In questi casi, rinviamo gli autori delle segnalazioni al ricorso previsto dal diritto di locazione, conformemente al Codice svizzero delle obbligazioni», precisa Stefan Armenti. Vi si trovano per esempio alcune disposizioni relative alle riduzioni di affitto.

Anche Thomas Büchler, presidente dell’APMA di Thun, conferma l’esistenza di casi che, osservati da vicino, non riguardano questioni di protezione dei minori e degli adulti, ma litigi riguardanti il diritto di locazione o di vicinato. Ammette tuttavia che non è sempre possibile concludere che gli autori delle segnalazioni abusino dell’APMA.

«Generalmente, queste segnalazioni sono fondate su aspettative erronee del loro autore di fronte all’APMA. «Alcuni autori di segnalazioni suppongono a torto che l’APMA abbia anche il compito di proteggerli dai vicini "che disturbano".»

Un lavoro di relazioni pubbliche attive

Oltre alle segnalazioni emesse per via di bambini rumorosi, può avvenire anche che alcune persone interpellino l’APMA perché il loro vicino li ha aggrediti verbalmente e di conseguenza si sentono minacciate da questa persona. «Attendono allora che l’APMA intervenga», spiega Thomas Büchler.

Per sensibilizzare ed educare la popolazione sui compiti, le competenze ma anche i limiti dell’APMA, il cantone di Berna e altre regioni puntano ad un lavoro di relazioni pubbliche attive, di conferenze, di informazione a bassa soglia o di connessione in rete con associazioni specializzate.

Segnalazioni che possono essere fatturate

Secondo Yvo Biderbost, capo del servizio giuridico dell’APMA nella città di Zurigo, non si possono trarre conclusioni troppo frettolose attribuendo delle intenzioni maligne a tutti gli autori di segnalazioni per un rumore eccessivo.

«Una segnalazione indirizzata all’APMA per preoccupazioni riguardo a un bambino è pertinente e la popolazione deve dar prova di questo coraggio civico nell’interesse dei piccoli in pericolo.» Anche se in seguito si può verificare che i bambini siano in buonissime mani, indica l'esperto.

«Le segnalazioni legate a una vendetta o a un litigio di vicinato sono molto rare da noi.  Esistono dei mezzi più semplici e soprattutto più efficaci per questo», afferma Yvo Biderbost. Tuttavia, «se il rapporto è per così dire dannoso o offensivo, in casi estremi l’autore della segnalazione può ricevere una fattura».

Una delimitazione difficile

Dario Colangelo, vicepresidente dell’autorità di protezione dei minori e degli adulti della città di Lucerna, osserva che i casi di segnalazione relativi a bambini chiassosi non sono sempre così facili da classificare, sia per gli autori delle segnalazioni che per l’APMA.

È importante sapere se la parte in causa sia «soltanto» disturbata o se il «rumore» incessante provocato dalla famiglia sia caratterizzato ad esempio da diverse ore di pianti, dopo un litigio chiassoso ed eventualmente accompagnato da violenza, prosegue.

«Ci sarebbero allora tutte le ragioni di inquietarsi per il benessere  dei bambini, cosa che giustificherebbe un intervento dell’APMA. Questa delimitazione può essere difficile in pratica», afferma Dario Colangelo.

Patrick Fassbind, presidente e capo del servizio dell’APMA di Basilea Città, conosce una situazione simile. Le segnalazioni ricevute dall’APMA di Basilea Città sono generalmente fatte da persone che si preoccupano per altre persone, spiega.

«Forse le inquietudini non sono sempre giustificate, ma le segnalazioni sono effettuate con compassione e non con cattiveria, né per fini di denuncia o per ottenere vantaggi personali.»

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