Sicurezza Sorveglianza delle comunicazioni: cifre stabili

ATS

21.5.2019 - 14:55

L'entrata in vigore della nuova legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni non ha fatto lievitare le richieste di intercettazioni
L'entrata in vigore della nuova legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni non ha fatto lievitare le richieste di intercettazioni
Source: KEYSTONE/PETER SCHNEIDER

L'entrata in vigore della nuova legge federale sulla sorveglianza della corrispondenza postale e del traffico delle telecomunicazioni, il primo marzo 2018, non ha fatto lievitare le richieste di intercettazioni da parte degli inquirenti.

Le autorità hanno ordinato misure di sorveglianza solo per l'1,5% dei reati e le cifre del 2018 sono rimaste stabili rispetto all'anno precedente. Lo ha annunciato oggi il Servizio Sorveglianza della corrispondenza postale.

Dal marzo dello scorso anno gli inquirenti hanno a disposizione due metodi in più per sorvegliare le comunicazioni: speciali programmi informatici, denominati GovWare, e i cosiddetti IMSI-catcher, cioè dispositivi che hanno l'aspetto di una normale antenna telefonica, ma sono in grado di intercettare le conversazioni.

Questi ultimi sono stati utilizzati in 84 casi; quasi la metà (40) riguardava infrazioni alla legge sugli stupefacenti e 25 la ricerca di persone scomparse. Nella statistica 2018 non figura nessun utilizzo di software spia. L'uso di questi programmi informatici però viene conteggiato nella statistica solo una volta terminata l'operazione.

Globalmente le misure di sorveglianza richieste dagli inquirenti e dal Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) sono rimaste stabili a 7'950.

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