Un'altra squadra di esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) è partita venerdì da Belp alla volta della Turchia.
La Catena svizzera di salvataggio ha estratto altre due persone vive dalle macerie
Alcune persone vicino a degli edifici crollati a Kahramanmaras, in Turchia, il 10 febbraio.
Alcuni palazzi distrutti a Kahramanmaras.
Un edificio devastato a Adiyaman, in Turchia.
I soccorritori al lavoro a Osmaniye, in Turchia.
Le autorità d'emergenza hanno messo in piedi un campo di tende a Osmaniye, in Turchia.
Un soldato per le trade di Jableh, in Siria.
Le conseguenze dei sismi ad Aleppo, in Siria.
Sismi Turchia e Siria - 10 febbraio
Un'altra squadra di esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario (CSA) è partita venerdì da Belp alla volta della Turchia.
La Catena svizzera di salvataggio ha estratto altre due persone vive dalle macerie
Alcune persone vicino a degli edifici crollati a Kahramanmaras, in Turchia, il 10 febbraio.
Alcuni palazzi distrutti a Kahramanmaras.
Un edificio devastato a Adiyaman, in Turchia.
I soccorritori al lavoro a Osmaniye, in Turchia.
Le autorità d'emergenza hanno messo in piedi un campo di tende a Osmaniye, in Turchia.
Un soldato per le trade di Jableh, in Siria.
Le conseguenze dei sismi ad Aleppo, in Siria.
Un'altra squadra di esperti del Corpo svizzero di aiuto umanitario è decollata venerdì pomeriggio dall'aeroporto di Belp, nel Canton Berna, alla volta delle aree disastrate dal violento sisma che ha colpito la Turchia e la Siria.
A bordo dell'aereo ci sono 12 specialisti, tra cui medici e addetti alla logistica. La missione è quella di rafforzare l'impegno svizzero sul posto, ha dichiarato all'agenzia Keystone-ATS il vicecapo dell'Aiuto umanitario svizzero Silvio Flückiger prima della partenza.
Sono presenti in particolare esperti nella costruzione, che devono valutare la stabilità degli edifici nell'area del terremoto. Dal canto loro, i dottori dovranno offrire assistenza medica alle vittime.
A due psicologi viene inoltre chiesto di aiutare i colleghi che sono sul posto da diversi giorni e fornire un supporto mentale, ha spiegato Flückiger. Quest'ultimo prevede un periodo di impiego di circa due settimane.
Il bilancio dei morti continua a salire
Intanto il bilancio del terremoto in Turchia e Siria è nuovamente salito a oltre 23'700 morti. Lo riporta Sky News.
È stato confermato che in Turchia sono morte 20'213 persone, mentre altri 3'553 sono rimasti uccisi a causa in Siria. I conteggi portano il numero totale di decessi confermati a 23'766.
Salvati dalle macerie dopo 110 ore
Tre persone sono state salvate dalle macerie di un edificio nella città siriana di Jableh circa 110 ore. Lo riferiscono i media statali siriani rilanciati dal Guardian.
Le riprese televisive in diretta hanno mostrato due persone che venivano estratte dalle macerie dalle squadre di soccorso siriane e libanesi, mentre gli astanti applaudivano e gridavano «Dio è grande». Un soccorritore ha detto che due dei soccorsi erano una donna e suo figlio.
In Siria potrebbero aver perso casa in oltre 5 milioni
Ben 5,3 milioni di persone nella sola Siria potrebbero essere rimaste senza casa a causa del devastante terremoto. Lo rende noto l'Unhcr, l'Agenzia Onu per i Rifugiati.
L'organizzazione sta facendo arrivare gli aiuti nelle zone più devastate del Paese, concentrandosi sul fornire ripari e beni di prima necessità, assicurandosi che i centri collettivi in cui si sono recate gli sfollati abbiano servizi adeguati, oltre a tende, teli di plastica, coperte termiche, stuoie per dormire, abbigliamento invernale e altro.