WEF A Lugano anche un incontro di donatori alla conferenza sull'Ucraina

mh, ats

24.5.2022 - 20:22

Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis a Davos
Il presidente della Confederazione Ignazio Cassis a Davos
Keystone

Sarà anche un incontro di donatori la conferenza sulla ricostruzione dell'Ucraina che si terrà dal 4 al 5 luglio a Lugano.

24.5.2022 - 20:22

Oggi, martedì, a Davos (GR), nel quadro del Forum economico mondiale (WEF), il presidente della Confederazione Ignazio Cassis ha affermato che potrebbero volerci anni prima che venga messo in atto un piano di investimenti internazionale.

«Non dobbiamo farci illusioni. Le sfide sono enormi», ha dichiarato in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro ucraino Denys Chmyhal, in collegamento video da Kiev, e se la distruzione continua, dobbiamo già iniziare a prevedere la ricostruzione, ha sostenuto il consigliere federale.

Naturalmente ci auguriamo che il conflitto si concluda prima dell'incontro, ha aggiunto Cassis, sottolineando come l'organizzazione dell'evento sia «una grande responsabilità».

Costi stimati a circa 600 miliardi di dollari

Attualmente i costi sono stimati in circa 600 miliardi di dollari, secondo Chmyhal. Nelle prossime settimane la Svizzera deciderà quanto e a quali condizioni contribuire. Lunedì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva accennato alla sua proposta di istituire un fondo di una coalizione di Stati pronti a dotarlo di fondi russi congelati.

«La Svizzera non si è ancora espressa su questo tema» e «darà la sua risposta quando sarà il momento», ha precisato Cassis. L'Ucraina sta già lavorando a un piano di ricostruzione per il Paese, ha da parte sua aggiunto il primo ministro ucraino. Il progetto riguarderà le infrastrutture, gli alloggi e la lotta alla disoccupazione e sarà presentato a Lugano.

La piattaforma United24 è già stata lanciata per organizzare il finanziamento. Chmyhal vuole portare in Ticino il maggior numero possibile di politici di alto livello tra i circa 40 Stati e le 18 organizzazioni internazionali invitati. Almeno dei capi della diplomazia e probabilmente alcuni capi di Stato e di governo, secondo Cassis.

mh, ats