Digitale & Lifestyle Alimentazione e peso: per dimagrire mangiamo a intervalli

CoverMedia

6.9.2018 - 16:11

Source: Covermedia

Un nuovo studio mette in luce l’efficacia di una dieta… a tempo.

Se pensiamo che consumare 4.000 calorie in un giorno solo sia una follia, facciamo parte della stragrande maggioranza. Eppure, era proprio quello l’apporto calorico dettato dal programma alimentare di Hugh Jackman, per mettersi in forma nel suo personaggio di X-Men Wolverine. E possiamo tranquillamente dire che ha funzionato!

Ovviamente, l’obiettivo non è per forza mettere su tutta quella (incredibile) massa muscolare, però possiamo trarre ispirazione dalla strategia impiegata dall’affascinante attore australiano: mangiare tutti i nostri pasti in un unico periodo della giornata, della durata di 8 ore, e digiunare per le ore rimanenti.

Si tratta di una dieta a intermittenza, che sta acquisendo sempre più popolarità negli ambienti di fitness, ed è stata recentemente analizzata da un team della University of Surrey, nel Regno Unito.

L’esperimento ha coinvolto 9 partecipanti per un arco di tempo di 10 settimane; ad alcuni di loro è stato chiesto di anticipare sia la colazione, sia la cena, di 90 minuti, ogni giorno, rispetto al normale. Alla fine dello studio, queste persone avevano perso in media il doppio del peso in eccesso rispetto a quello smaltito dal rimanente gruppo, che poteva mangiare senza limiti di tempo.

A nessuno dei partecipanti è stato chiesto di apportare cambiamenti nel tipo di cibo consumato. Tuttavia, i risultati (ricavati da un ampio questionario) indicano che il primo gruppo mangiava meno del secondo: alcuni attribuivano ciò al poco tempo a disposizione, altri ad una riduzione dell’appetito, altri ancora alla rinuncia degli snack serali.

«Anche se è uno studio piccolo, ci ha offerto delle informazioni molto significative per la comprensione dei benefici, a livello fisico, dell’alterare gli orari in cui mangiamo», ha spiegato uno degli autori dello studio, Jonathan Johnston.

«Ridurre il grasso corporeo abbassa le probabilità di sviluppare un problema di obesità e delle malattie ad esso legate, dunque è di vitale importanza per la nostra salute generale».

La ricerca è stata presentata durante un episodio dello show in onda sulla BBC show Trust Me, I’m A Doctor, e pubblicata nella rivista scientifica Journal of Nutritional Science.

Tornare alla home page