Digitale & Lifestyle Allergie alla frutta a guscio: un nuovo farmaco salvavita

CoverMedia

27.11.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Gli scienziati stanno lavorando ad un medicinale che previene le reazioni allergiche più violente nei bambini e negli adolescenti.

Un nuovo farmaco potrebbe salvare la vita a tanti bambini – e anche agli adulti – che soffrono di allergia alla frutta secca a guscio, come le noci, le nocciole e le mandorle. I sintomi più comuni di questa allergia sono febbre, asma, gonfiore, starnuti e dolori addominali.

«Siamo entusiasti di poter aiutare bambini e adolescenti che soffrono di allergia a proteggersi dall’ingerimento accidentale di cibi che contengono questa frutta secca», ha spiegato l’allergologo e autore dello studio Stephen Tilles.

«La nostra speranza, all’inizio dello studio, era che i pazienti tollerassero l’equivalente di una noce al giorno dopo il trattamento, ma tanti di loro ne hanno tollerato persino due. Abbiamo scoperto con sorpresa che ben due terzi delle persone coinvolte nello studio potevano tollerare l’equivalente di due arachidi al giorno dopo 9-12 mesi di trattamento, mentre la metà dei pazienti ha tollerato fino a 4».

L’età dei partecipanti andava dai 4 ai 55 anni, ma la maggioranza era compresa tra 4 e 17 anni. L’80% dei volontari ha tollerato l’esperimento, mentre il 6% ha sviluppato problemi gastrointestinali o reazioni allergiche molto violente che richiedevano l’uso di epinefrina, l’ormone impiegato per il trattamento degli shock anafilattici.

«Non si tratta di una soluzione rapida», aggiunge Jay Lieberman, co-autore dello studio. «E non significa che le persone con un’allergia alla frutta a guscio possono mangiarla tutte le volte che vogliono, ma è decisamente una scoperta straordinaria. Speriamo di disporre di un trattamento entro la seconda metà del 2019. Se questo dovesse avvenire, le persone che saranno in grado di tollerare il trattamento saranno protette dalle esposizioni accidentali».

Gli scienziati ora attendono l’approvazione dell’ente americano Food and Drug Administration (FDA) sulla formula del nuovo farmaco. Se dovesse ricevere il via libera, il medicinale sarà disponibile tramite prescrizione.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica New England Journal of Medicine.

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