Digitale & Lifestyle Andare in bagno durante la notte: un segno di ipertensione

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9.4.2019 - 16:09

Woman sitting on side of bed waking up

When: 25 Mar 2015
Credit: F. Cirou / PhotoAlto / Cover Images
Woman sitting on side of bed waking up When: 25 Mar 2015 Credit: F. Cirou / PhotoAlto / Cover Images
Source: F. Cirou / PhotoAlto / Cover Ima

A causare tutti quei viaggi notturni dal letto alla toilette può essere la pressione alta.

Dormire con la vescica piena è praticamente impossibile, ed è normale a volte doversi alzare durante la notte per urinare. Se tuttavia ciò accade spesso e più volte durante il corso di una sola notte, allora può essere sintomo di un problema.

Un team di ricerca presso l’ospedale giapponese di Tohoku Rosai Hospital ha svolto un’indagine sui motivi per i quali le persone si alzano per andare al bagno la notte. La condizione, nota come nicturia, affligge per l’appunto l'apparato urinario, manifestandosi in una frequente necessità che interrompe il sonno.

Passati studi hanno associato un elevato apporto di sale alla nicturia, e nella nuova analisi, che ha coinvolto circa 3.500 individui, i ricercatori hanno scoperto che andare in bagno più volte ogni notte può dipendere da una condizione di ipertensione.

«Abbiamo rilevato che alzarsi durante le ore di sonno per urinare è associato ad un 40% di probabilità in più di soffrire di ipertensione», conferma il leader dello studio Satoshi Konno. «E più sono le visite alla toilette, più aumenta il rischio di ipertensione».

Il team del dottor Konno mette in evidenza che, confronto alle popolazioni occidentali, le persone in Giappone consumano molto più sale (proveniente dal pesce e dai cibi che si consumano con la salsa di soia) e dunque hanno più probabilità di sviluppare una maggiore sensibilità ad esso. In altre parole, la loro pressione sanguigna si innalza con il consumo di cibi salati, e questi due fattori causano alle persone che vivono in Giappone di essere più a rischio di ipertensione.

«Questa associazione può essere influenzata da diversi fattori, come lo stile di vita di un individuo, l’etnia, l’apporto di sale e l’eredità genetica», ha aggiunto dottor Konno.

Se un paziente soffre di nicturia, dunque, è bene che si sottoponga agli appositi controlli per rilevare il livello di ipertensione e l’apporto di sale. Alla luce di questi risultati, la presidentessa della ESC (European Society of Cardiology), Barbara Casadei, invita tutti a ridurre il consumo di sale nelle loro normali alimentazioni.

«Sono oltre un miliardo le persone che soffrono di ipertensione», commenta la dottoressa Casadei. «La pressione alta è una delle cause di morte prematura più comune al mondo, e ha ucciso quasi 10 milioni di persone solo nel 2015. Le linee guida dell’ESC raccomandano di assumere farmaci per ridurre il rischio di ictus e malattie cardiache. Uno stile di vita sano e regolare è altrettanto raccomandabile: ridurre il sale, ma anche bere alcol con moderazione, mangiare sano, fare esercizi regolarmente, controllare il peso e smettere di fumare».

La ricerca è stata presentata durante la recente conferenza scientifica della Japanese Circulation Society.

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