Lifestyle Antibiotici: completare il ciclo è rischioso

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1.12.2017 - 13:33

(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - È da sempre una regola salda quando ci viene somministrata una cura di antibiotici: portare a termine il ciclo. Eppure, secondo i ricercatori della Brighton and Sussex Medical School, questa pratica può causare non pochi problemi al corretto funzionamento del nostro organismo.

«Ci sono prove che, in tante situazioni, smettere di prendere gli antibiotici prima della fine del trattamento sia più sicuro ed efficace», ha spiegato il professor Martin Llewelyn, a capo dello studio. «Ovviamente vi sono notevoli eccezioni per alcuni tipi di antibiotico, per esempio quelli impiegati per curare la tubercolosi».

Il team di ricerca evidenzia il fatto che il «mito» del completare l’intero ciclo di medicinali va contro uno dei fondamentali principi della medicina, ovvero quello per cui ognuno di noi dovrebbe prendere meno farmaci possibile. Per questo è necessario prendere misure di sicurezza e diffondere alla popolazione un diverso tipo di messaggio, come quello di smettere di prendere gli antibiotici non appena notiamo un miglioramento.

«Il pubblico dovrebbe essere incoraggiato a riconoscere il fatto che gli antibiotici sono una risorsa naturale preziosa e finita», ha aggiunto il professore. «Una risorsa che dovrebbe essere conservata attraverso la scelta di una precisa durata dei trattamenti nei singoli casi dei pazienti».

D’altra parte, però, il messaggio potrebbe essere frainteso dal pubblico, come spiega la dottoressa Helen Stokes-Lampard, presidente della Royal College of General Practitioners.

«Il concetto di smettere di prendere gli antibiotici quando i pazienti “si sentono meglio” ci preoccupa, perché non è detto che un miglioramento dei sintomi corrisponda alla completa scomparsa dell’infezione. È importante che i pazienti ricevano messaggi chiari, e cambiare mantra potrebbe solo confonderli».

La ricerca del professor Llewelyn è stata pubblicata nella rivista BMJ (British Medical Journal).

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