Digitale & Lifestyle Avocado: laviamolo bene prima di sbucciarlo

Togliere la pelle non basta. Rimuoviamo anche lo sporco accumulato al di fuori di questo delizioso superfood.

Amanti dell’avocado, attenti: gli esperti consigliano di lavare per bene la buccia verde (o verde scura) del vostro «frutto» preferito prima di pelarlo. Pare che, infatti, i batteri che si accumulano sulla buccia possano essere assai dannosi per la nostra salute, come riporta l'ente governativo statunitense Food and Drug Administration (FDA).

Gli scienziati hanno testato oltre 1.600 avocado in un arco di tempo di 18 mesi, a partire dal 2014; il 70% dei frutti erano importati mentre il resto era stato coltivato localmente. Secondo i risultati dell’analisi, effettuata sia sulla pelle che sulla polpa dell’avocado, sono state trovate tracce di Salmonella e Listeria monocytogenes (un comune batterio che si trova nel suolo, sull'acqua e nella vegetazione) potenzialmente pericolosi per la nostra salute.

Il batterio della Salmonella era presente nello 0.74% degli avocado, mentre il genere Listeria nello 0.24% della polpa e nel 17.73% delle bucce. Anche se non sono stati riportati gravi casi di infezioni causate dai Listeria monocytogenes negli adulti esposti ad un livello così basso del batterio, l’esposizione può comunque rappresentare un grave problema per le donne incinte, per gli anziani e per tutte le persone con un sistema immunitario debole.

Alla luce di questi dati, gli esperti raccomandano di lavare bene il frutto prima di tagliare la buccia e rimuoverla per consumarlo. Oltre alle mani, anche la lama del coltello può essere un mezzo di trasmissione dei batteri.

«Anche se per mangiarlo dobbiamo per forza rimuovere la pelle, è comunque importante lavarla per eliminare la sporcizia e i batteri, altrimenti possono passare dal coltello alla polpa», ha dichiarato Howard Seltzer della FDA.

Dopo aver lavato per bene la buccia (possibilmente sotto un getto d’acqua calda), assicuriamoci anche di asciugarla per bene.

L’articolo sulla ricerca è stato pubblicato sul sito governativo Foodsafety.