Digitale & Lifestyle Bevande al collagene: funzionano davvero?

L’esperta di salute Nitasha Buldeo ci parla di questo liquido ringiovanente.

Negli ultimi tempi le bevande al collagene hanno conquistato il mondo delle bloggers di bellezza oltre che tantissime celebrity. La promessa di questi innovativi drink è quella di trasformare la nostra pelle rendendola più tonica ed elastica, dunque dandoci un aspetto visibilmente più giovane.

Secondo la ricerca scientifica, la produzione di collagene inizia a diminuire verso i 25 anni; ogni anno ne perdiamo circa l’1.5% a causa di una varietà di fattori del nostro stile di vita, come il fumo, l’alcol, il consumo di zuccheri e l’esposizione ai raggi UV.

È qui che entra in gioco il collagene liquido, cioè delle proteine letteralmente da bere.

«Tutto ciò che mangiamo o beviamo – inclusi quindi i drink al collagene – deve essere disgregato nell’intestino nel processo di digestione, in cui otteniamo molecole più piccole e aminoacidi, di modo che il nostro organismo possa assorbire», ha spiegato la dottoressa Nitasha Buldeo, fondatrice del brand Organic Apoteke. «È molto improbabile che l’organismo riesca ad assorbire le molecole di collagene o i peptidi interi, e che vengano poi impiegati dalla pelle. Tuttavia, gli aminoacidi possono essere assorbiti ed usati dal nostro organismo per ricostruire il collagene. Quindi le bevande al collagene non sono più efficaci di una buona alimentazione ricca di proteine naturali. Il consumo di tutti i cibi preconfezionati porta con sé il rischio di assumere proteine denaturate, dunque i supplementi di collagene che vengono eccessivamente trattati possono contenere una grande quantità di proteine denaturate».

La dottoressa consiglia di prediligere una dieta a base di proteine naturali come quelle ricavate dalla soia, dai piselli e dai legumi.