Digitale & Lifestyle Burberry: stop alla pelliccia e al rogo dei capi invenduti

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6.9.2018 - 13:11

Source: Covermedia

La collezione di debutto no-fur firmata Riccardo Tisci sarà presentata durante la London Fashion Week il 17 settembre.

Burberry intende porre fine all'uso della pelliccia e alla pratica di bruciare i prodotti invenduti.

A luglio 2018 i giornalisti del The Times hanno indagato su cosa fanno i maggiori marchi di moda con i vecchi stock di abbigliamento, rivelando che negli ultimi cinque anni la maison inglese ha dato alle fiamme ben 100 milioni 666mila euro di abiti.

All'epoca, i dirigenti di Burberry hanno ammesso di aver bruciato gli oggetti indesiderati utilizzando inceneritori «speciali» sfruttandone l’energia, tuttavia, il 6 settembre l'amministratore delegato Marco Gobbetti ha annunciato che la società prenderà ora un cambio di direzione.

«Lusso significa essere responsabili socialmente e ambientalmente», ha dichiarato Gobbetti in una nota. «Per noi di Burberry questa convinzione è fondamentale, si tratta della chiave del nostro successo a lungo termine. Ci impegnamo ad applicare la stessa creatività a tutti i processi interni dell’azienda».

La società, dice Gobbetti, «riutilizza, ripara, dona o ricicla prodotti invendibili» e «continuerà ad espandersi sulla base di questi input».

Fra le iniziative avviate dal marchio una partnership con Elvis & Kresse per trasformare nei prossimi cinque anni 120 tonnellate di scarti in pelle in nuovi prodotti, e il progetto per costituire il Burberry Material Futures Research Group con il Royal College of Art dedicato alla creazione di nuovi materiali sostenibili.

La collezione di debutto no-fur firmata Riccardo Tisci sarà presentata durante la London Fashion Week il 17 settembre.

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