Digitale & Lifestyle Caffè: buono per l’acne rosacea

CoverMedia

25.10.2018 - 16:10

Source: Covermedia

La nostra bevanda preferita può aiutare con i sintomi di questa condizione.

Sono tante le ricerche scientifiche che venerano il caffè per le sue molteplici proprietà benefiche: la caffeina non è solo una «sveglia» naturale per il nostro corpo (e mente): vi sono anche altre sostanze contenute in questi preziosi chicchi da macinare che aiutano a prevenire alcuni problemi di salute.

Secondo i ricercatori della Brown University, negli Stati Uniti, bere quattro tazze di caffè al giorno può ridurre le probabilità di sviluppare l’acne rosacea del 20%, rispetto a coloro che consumavano un solo caffè al mese.

Gli esperti attribuiscono questa percentuale alle qualità antinfiammatorie del caffè, in grado di restringere i vasi sanguigni e dunque il rossore. L’acne rosacea è una condizione caratterizzata per l’appunto da un arrossamento visibile, che spesso può essere non solo imbarazzante, ma anche doloroso.

Lo studio si è servito dei dati ricavati dal Nurses' Health Study II, che ha coinvolto 82mila donne per esplorare i fattori di rischio di principali malattie croniche dell’universo femminile. Alle partecipanti è stato chiesto di monitorare il consumo di caffè, tè, bibite gassate e cioccolato.

Secondo i risultati, le donne che consumavano 4 o più caffè al dì correvano il rischio inferiore di sviluppare l’acne rosacea. Il fattore determinante, qui, era la caffeina: il consumo di caffè decaffeinato, difatti, non è stato associato con una riduzione del rischio di sviluppare la malattia.

«Questo studio offre le prove che i pazienti con rosacea non devono evitare il caffè, anzi», ha scritto il dermatologo Mackenzie Wehner, dell’ospedale dell’Università della Pennsylvania, nell’articolo sulla ricerca. «È una ragione in più per berlo regolarmente».

Oltre ad essere buonissimo, il caffè possiede anche un effetto lipolitico, ovvero che favorisce il dimagrimento: la caffeina stimola l’impiego dei grassi e aumenta la termogenesi, dunque la quantità di calorie bruciate.

L’articolo del dottor Wehner è stato pubblicato nella rivista scientifica Journal of the American Medical Association Dermatology.

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