Digitale & Lifestyle Camminare piano: segno di invecchiamento accelerato

CoverMedia

23.10.2019 - 16:08

13 June 2019, Brandenburg, Oranienburg: A couple goes for a walk in the Schlosspark Oranienburg (The picture shows the couple Rätsch/Gläser). Photo: Christoph Soeder/dpa/ZB

Where: Oranienburg, Brandenburg, Germany
When: 13 Jun 2019
Credit: Christoph Soeder/picture-alliance/Cover Images
13 June 2019, Brandenburg, Oranienburg: A couple goes for a walk in the Schlosspark Oranienburg (The picture shows the couple Rätsch/Gläser). Photo: Christoph Soeder/dpa/ZB Where: Oranienburg, Brandenburg, Germany When: 13 Jun 2019 Credit: Christoph Soeder/picture-alliance/Cover Images
Source: Christoph Soeder/picture-allianc

Negli adulti che passeggiano lentamente il rischio di sviluppare l’Alzheimer è maggiore.

Avere un passo lento può significare che il nostro andamento è tranquillo e rilassato, ma secondo gli scienziati della Duke University e King's College London, potrebbe anche trattarsi di una questione un po' più preoccupante.

Il team, capitanato dal dottor Terrie E. Moffitt, ha preso in esame un gruppo di 45enni, con un focus sul loro modo di camminare. Secondo i risultati, il corpo e il cervello delle persone che, di natura, procedevano con un passo lento, presentavano segni di «invecchiamento accelerato» rispetto agli organi degli individui che camminavano con un passo più lesto.

Dal punto di vista medico, la velocità del nostro andamento è molto utile nella misurazione di fattori come la forza muscolare, la funzione polmonare, l’equilibrio, la salute della colonna vertebrale e della vista, e viene impiegato principalmente per valutare le condizioni fisiche dei pazienti over 65.

Tuttavia, i ricercatori hanno scoperto che, impiegando questo semplice metodo di misura, applicato ad un gruppo di 45enni, è possibile prevedere chi di loro avrà maggiori probabilità di incappare nella grave malattia neurodegenerativa.

«I dottori sanno che le persone di 70 o 80 anni che camminano lentamente tendono a morire prima di coloro che, alla stessa età, camminano a passo veloce», ha dichiarato Moffitt. «Questo studio, tuttavia, copre il periodo di tempo che va dagli anni prima della scuola alla mezza età, ed indica un’associazione tra un passo lento ed un problema di declino tanti anni prima della vecchiaia».

La ricerca è basata su un estensivo studio che ha coinvolto 904 individui, nati in Nuova Zelanda nello stesso anno.

È stata pubblicata nella rivista scientifica JAMA Network Open.

Tornare alla home page