Digitale & Lifestyle Capire la malattia di Lyme

Ecco le cause, i sintomi e i trattamenti di questa «strana» condizione.

Negli ultimi tempi le informazioni sulla malattia di Lyme sono diventate più diffuse ed accessibili, anche per merito delle celebrity che, soffrendone, condividono le loro esperienze con il pubblico.

Per esempio la cantante Shania Twain, le cui corde vocali sono state gravemente alterate dalla malattia per tanto tempo.

«Ci sono voluti due anni per capire cosa stesse succedendo alla mia voce», racconta la star di «Man! I Feel Like a Woman». «Per tanto tempo ho pensato che non avrei mai più potuto cantare».

In realtà ci sono poi voluti ben sette anni per risolvere il problema completamente.

«Il danno era ai nervi delle mie corde vocali, causato direttamente dalla malattia di Lyme».

Shania ha contratto la malattia nel 2003 durante un’escursione a cavallo in Virginia.

«È una condizione debilitante dato che la nostra voce è parte fondamentale del nostro modo di esprimerci», continua la star. «E in più per una cantante, è qualcosa di devastante».

La 54enne si è sottoposta a molteplici interventi chirurgici alla gola per riportare alla normalità le sue corde vocali.

Tra le celebrity che soffrono della malattia ci sono anche Justin Bieber, Bella Hadid e Avril Lavigne.

La malattia di Lyme è un’infezione batterica che si può contrarre a causa della puntura di una zecca infetta (non tutte le zecche sono infette).

Trattare la malattia risulta più facile quando la diagnosi viene fatta in tempo. La condizione si manifesta con un cerchio rosso sulla pelle e può apparire dopo settimane o addirittura mesi dalla puntura della zecca.

Ma non tutti mostrano un rash a livello cutaneo. E i principali sintomi, tra cui ci sono spesso stanchezza e depressione, non ricevono il giusto trattamento perché non vengono diagnosticati correttamente.

Tra gli altri sintomi anche febbre, mal di testa, dolore muscolare o articolare, e mancanza di energia.

Se presentiamo questi sintomi è bene consultare il nostro medico, che ci prescriverà un antibiotico apposito. Solo nei casi più gravi può essere necessario un ulteriore trattamento.