Digitale & Lifestyle Chef della tv: il livello di igiene è molto basso

CoverMedia

13.2.2018 - 16:10

Source: Covermedia

L’esperienza dei cuochi famosi può influenzare negativamente la qualità della nostra cucina a casa.

Sono bravi, veloci, creativi e sanno come prenderci per la gola, ma spesso e volentieri gli chef della televisione non rispettano le norme igieniche previste dalle istituzioni di controllo. Gli esperti della Federal Institute for Risk Assessment (BfR), hanno analizzato 100 episodi di alcuni dei più popolari show di cucina in onda in Germania, valutando il livello di pulizia e igiene dei cuochi protagonisti.

In media, il team ha rilevato un errore relativo ad una scarsa igiene ogni 50 secondi. Tra i più comuni, per esempio, pulirsi le mani sporche su uno strofinaccio e poi usare lo stesso per pulire il tagliere senza lavarlo.

«I nostri risultati indicano che nei programmi di cucina le regole relative all’igiene vengono spesso trascurate», ha spiegato il presidente della BfR Andreas Hensel. «In questo modo si causa la diffusione di agenti patogeni e i germi passano da un cibo all’altro. Da un punto di vista della salute, un esemplare livello di pulizia è altamente raccomandato soprattutto quando i cibi non vengono cotti ad elevate temperature prima di essere consumati».

Questi programmi possono influenzare negativamente le abitudini di noi «chef» che cuciniamo a casa, per esempio nel caso in cui seguiamo un tutorial online su come preparare un’insalata di pollo con della maionese fatta in casa, e nel video lo chef non segua delle adeguate misure di prevenzione anti-contaminazione e/o abbia dei metodi antigienici.

Al contrario, se il tutorial dimostra un atteggiamento attento da parte del cuoco alle norme di igiene tra i fornelli e nell’area di preparazione, anche le persone che cucinano a casa tendono a seguire un comportamento più consono.

«Dobbiamo sempre lavarci bene le mani dopo aver toccato le uova, le verdure crude e la carne, e lavare il tagliere dopo aver affettato ogni alimento», ha dichiarato il professor Hensel. «Così potremmo proteggere noi stessi e gli altri dalle malattie causate dal cibo contaminato».

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