Digitale & Lifestyle Chiara Ferragni vieta le bottiglie d'acqua usa e getta nei suoi uffici italiani

La scelta sostenibile della fashion influenecer eviterà il consumo tra le sue aziende di circa 35mila bottiglie di plastica all'anno.

Chiara Ferragni dice no alle bottiglie d'acqua usa e getta.

In queste ore la testimonial di Lancome e Intimissimi ha annunciato l'intenzione di installare un sistema di depurazione dell'acqua sia negli uffici che ospitano le sue attività, che presso il marchio di calzature e abbigliamento della Collezione Chiara Ferragni.

Secondo una dichiarazione rilasciata dalla stessa Ferragni, la scelta sostenibile eviterà il consumo tra le sue aziende di circa 35mila bottiglie di plastica all'anno.

«Grazie ai distributori @culliganitaliana che trattano, raffreddano e gasano immediatamente, potremo risparmiare oltre 34565 bottiglie di plastica all'anno. La vera rivoluzione inizia ora, sei pronto a seguire la tendenza più verde del momento? Salva il nostro pianeta!», ha scritto Chiara Ferragni sul suo account Instagram, The Blonde Salad.

Gli sforzi ambientali della 32enne vanno di pari passo con quelli dell'industria della moda, che in questo periodo lavora per diventare più sostenibile.

Ad agosto, oltre 150 marchi hanno firmato l'innovativo Fashion Pact, rilasciato dal presidente francese Emmanuel Macron, che si è impegnato ad eliminare la plastica monouso e ad aumentare l'uso di fonti di energia rinnovabili.

Inoltre, Kering, che possiede Gucci, Yves Saint Laurent, Balenciaga e Alexander McQueen, ha annunciato a settembre che si impegnerà diventare a emissioni zero.

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