Digitale & LifestyleContro le disabilità: piccole passeggiate, grandi vantaggi
CoverMedia
9.4.2019 - 16:09
Camminare a passo rapido per soli 10 minuti al giorno può fare miracoli per la salute, soprattutto quella degli anziani.
Tante sono le eccezioni, ma restare attivi diventa generalmente più difficile man mano che si va avanti con gli anni. Per questo è importante fare il possibile per prevenire le disabilità ed evitare che le persone anziane perdano la loro vitale autosufficienza.
Attualmente, solo negli USA, sono più di 20 milioni i pazienti che soffrono di artrosi (in Italia circa 4 milioni), una malattia degenerativa che affligge le articolazioni: per tanti di essi, i sintomi sono così severi da limitare i loro movimenti tanto da renderli disabili.
Secondo uno studio condotto presso la Northwestern University, tuttavia, le persone che soffrono di questa dolorosa condizione possono limitarne i sintomi con una semplicissima passeggiata a passo rapido di un totale di un’ora alla settimana.
«Stiamo parlando di 10 minuti al giorno, per permettere alle persone anziane di mantenere la loro indipendenza: è perfettamente fattibile», dice la leader dello studio Dorothy Dunlop. «Questo tempo minimo può motivare gli adulti più inattivi a cominciare uno stile di vita fisicamente attivo, e i benefici per la salute sono numerosissimi».
I ricercatori hanno analizzato 1.500 adulti con artrosi, i quali non soffrivano di alcuna disabilità, monitorando la loro situazione per 4 anni. Alla fine dello studio, il team ha rilevato che un’ora di esercizio fisico alla settimana era stato in grado di abbassare il rischio di mobilità ridotta (quando una persona non può attraversare la strada senza assistenza) dell’85% e il rischio di sviluppare una qualche forma di impedimento nelle attività di vita quotidiana del 45% circa.
Le autorità sanitarie da sempre consigliano alle persone anziane di evitare la sedentarietà e di restare il più attive e dinamiche possibile, e ora il team della dottoressa Dunlop spera di vedere un calo dei problemi legati alla mobilità attraverso questo semplice intervento preventivo.
«Il nostro obiettivo era quello di scoprire quale attività fisica aiutasse le persone a rimanere prive di una disabilità», ha continuato l’esperta. «Speriamo che questi nuovi risultati di interesse sanitario pubblico offrano la giusta motivazione ai pazienti più adulti per iniziare un’attività fisica intermedia. Un’ora alla settimana è un trampolino di lancio per le persone che attualmente sono inattive. Ora possono iniziare ad impegnarsi in questo senso».
La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica American Journal of Preventive Medicine.
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