Digitale & Lifestyle Dire «grazie»: la nostra arma più potente

CoverMedia

5.9.2018 - 16:07

«Ci vogliono solo un paio di minuti per scrivere questo genere di lettere, un pensiero espresso con sincerità e gratitudine. Non è sempre facile, ma i benefici sono molto più profondi di ciò che la gente si immagina»
«Ci vogliono solo un paio di minuti per scrivere questo genere di lettere, un pensiero espresso con sincerità e gratitudine. Non è sempre facile, ma i benefici sono molto più profondi di ciò che la gente si immagina»
dpa

Dietro a questo semplice gesto si cela una forza che non immaginiamo. Parola degli scienziati.

Un umile «grazie» può essere la soluzione a tutti i nostri problemi. Si tratta di un gesto che spesso e volentieri viene sottovalutato, ma che può avere un impatto straordinario sulle nostre vite.

Lo sostiene un team di ricerca presso la University of Texas at Austin, USA, che ha condotto tre diversi esperimenti in cui i partecipanti dovevano scrivere una lettera di ringraziamento a una persona che aveva fatto qualcosa per loro.

«Abbiamo cercato di capire quali sono gli elementi che legati alla probabilità che una persona esprima la sua gratitudine – ciò che ci spinge a farlo – e ciò che abbiamo scoperto è che l’aspettativa di una sensazione di disagio da parte del destinatario può impedire al mittente di comunicare la sua riconoscenza», ha dichiarato professor Amit Kumar in uno statement.

«Queste sono le cose che maggiormente importano quando le persone decidono di esprimere o no la loro gratitudine. Non credo che dipenda dalla società. Credo sia piuttosto qualcosa che proviene dalla mente umana, e dal modo in cui valutiamo noi stessi e gli altri».

Secondo dottor Kumar, tanti di noi rinunciano a questo gesto per via dell’ansia o per la paura di essere male interpretati dal destinatario. Queste sensazioni negative sono alla base della nostra decisione di non comunicare un sentito e sincero «grazie», e gli esperti incoraggiano a vincere queste paure.

«Ci vogliono solo un paio di minuti per scrivere questo genere di lettere, un pensiero espresso con sincerità e gratitudine. Non è sempre facile, ma i benefici sono molto più profondi di ciò che la gente si immagina», assicura il professore.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Psychological Science.

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