Lifestyle Donne: figli a 40 anni? Va bene

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1.12.2017 - 13:57

Mandatory Credit: Photo by REX/Shutterstock (9024848a)
MODEL RELEASED Businesswoman in cafe holding baby
VARIOUS

When: 11 Jul 2017
Credit: Rex Features

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Mandatory Credit: Photo by REX/Shutterstock (9024848a) MODEL RELEASED Businesswoman in cafe holding baby VARIOUS When: 11 Jul 2017 Credit: Rex Features **Only available for use by prior agreement**
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(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - L’ostetrica Cathy Warwick, direttrice del Royal College of Midwives, nel Regno Unito, tranquillizza tutte le mamme «ritardatarie». Secondo l’esperta inglese, infatti, iniziare ad avere figli a 40 anni non è pericoloso come tanti medici hanno voluto far credere fino ad ora.

Negli ultimi anni le gravidanze dopo i 40 sono diventate una specie di «trend» sempre più comune tra le donne che, durante tutto il periodo dei 20 e dei 30 anni si dedicano allo studio e alla carriera. Janet Jackson, Halle Berry e Geri Horner sono solo alcune delle mamme celebrity che hanno messo su famiglia più tardi rispetto all’età considerata standard.

Secondo numerose ricerche, partorire più avanti nella vita mette maggiormente a rischio la salute di una donna, ma la Warwick descrive questi avvertimenti come delle «tattiche» per spaventare le donne più mature.

«Anche se avete un bimbo a 42 o 45 anni, l’incremento del rischio di incappare in problemi di salute è relativamente piccolo, se godete generalmente di una buona salute», ha spiegato l’ostetrica al Sunday Telegraph.

Alcuni di questi studi evidenziano un rischio, per le donne over 40, pari al doppio di contrarre una malattia rispetto alle donne che restano incinte durante il decennio dai 20 ai 30, e un rischio di 10 volte maggiore di ritrovarsi in condizioni critiche in un reparto di rianimazione.

«Non riesco a capire perché ci preoccupiamo tanto di questa questione dell’età, e non capisco perché dobbiamo terrorizzare le donne riguardo a questo. Ciò che davvero mi rattrista è il caso in cui le donne posticipino la gravidanza e poi scoprano di non poter più avere bambini», ha continuato la Warwick, che si oppone anche alle idee generali sull’allattamento, mirate a dissuadere le donne dall’avere bambini nel caso in cui non possano allattarli.

«Se le donne non allattano, non credo che debbano sentirsi in colpa… Una mamma può instaurare un legame molto speciale con il suo bambino quanto lo allatta, anche se lo fa attraverso il biberon», ha concluso la specialista.

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