Sensibilità Empatia: la gente la evita perché è troppo faticosa

Un sentimento di profonda comprensione verso il prossimo può portare le persone ad agire in modo irrazionale.

Ci vogliono troppe energie per essere empatici. Questa la spiegazione di un gruppo di 1.200 individui analizzati dagli scienziati della Pennsylvania State University, USA.

Gli esperimenti del team si sono basati sull’impiego di due speciali mazzi di carte. In uno degli studi, entrambi contenevano figure di bambini rifugiati in condizioni di estremo disagio, mentre in un altro vi erano raffigurate solo persone felici e persone tristi.

In entrambi gli esperimenti, le carte dei due mazzi possedevano un’etichetta diversa: alcune dicevano «senti», le altre «descrivi», incoraggiando i pazienti rispettivamente ad immaginare le emozioni rappresentate nelle figure oppure a scrivere un’affermazione oggettiva riguardo a ciò che vedevano.

Secondo i risultati, i partecipanti evitavano i sentimenti di empatia per il 65% del tempo, a prescindere dalla positività o dalla negatività delle emozioni rappresentate nelle carte che si trovavano davanti agli occhi.

Inoltre, per i partecipanti l’empatia richiedeva uno sforzo mentale eccessivo per le loro possibilità. Alcuni si preoccupavano addirittura di poter non agire razionalmente nel caso in cui le loro emozioni venissero travolte da questo forte sentimento. In questo caso, il pericolo era di agire, in date situazioni, contro i loro stessi interessi.

«Se riuscissimo ad indirizzare le motivazioni delle persone verso un sentimento di empatia, avremmo finalmente buone notizie per la nostra società nel suo complesso», ha dichiarato il dottore leader dello studio C. Daryl Cameron. «Potremmo incoraggiare tutti gli individui a connettersi con i gruppi che hanno più bisogno di aiuto, per esempio gli immigrati, i rifugiati, e le vittime dei disastri naturali».

Per il momento, tuttavia, l’empatia costa cara anche se alle persone non è richiesto nessun impegno a livello economico.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica dell’American Psychological Association.