Gli effetti collaterali del virus potrebbero influenzare in modo significativo la qualità dello sperma.
Covermedia
09.03.2022, 16:10
09.03.2022, 16:24
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Un nuovo studio rivela che la fertilità maschile potrebbe essere seriamente influenzata dal Covid.
I ricercatori della Justus-Liebig University di Giessen, in Germania, hanno scoperto che il virus potrebbe influenzare la qualità dello sperma negli uomini infettati e sopravvissuti.
Il team di esperti ha appreso che aver avuto il Covid ha portato a «una minore qualità dello sperma e un ridotto potenziale di fertilità», rispetto agli uomini che non avevano mai contratto il virus.
Per ottenere i risultati gli scienziati hanno analizzato per 60 giorni 84 uomini affetti da Covid, confrontando i relativi campioni di sperma con quelli prelevati da un gruppo di 84 uomini sani. Hanno così scoperto che fino a 60 giorni dopo aver avuto il Covid nei soggetti campione c’è stato significativo deterioramento della qualità dello sperma, compresi danni biologici che includono gonfiore, morte e stress ossidativo.
Anche la concentrazione di sperma nei sopravvissuti al Covid è stata enormemente ridotta, fino al 516%. La mobilità è diminuita del 209% e lo sperma è stato deformato: subendo una significativa alterazione della loro forma. Il che avrebbe un effetto sulla loro capacità di muoversi attraverso la cervice e l'utero.
Tuttavia i ricercatori hanno sottolineato che gli uomini erano ancora fertili, ma avrebbero avuto difficoltà a concepire.
Il leader dello studio Behzad Hajizadeh Maleki ha dichiarato: «Questi effetti sugli spermatozoi sono associati a una minore qualità dello sperma e a un ridotto potenziale di fertilità. Sebbene questi effetti tendano a migliorare nel tempo, sono rimasti significativamente e anormalmente più alti nei pazienti con Covid e l'entità di questi cambiamenti erano anche correlati alla gravità della malattia».
I ricercatori consigliano ai sopravvissuti al Covid di sottoporsi a un controllo della loro salute riproduttiva.