Digitale & Lifestyle Filtri per l’acqua: non tutti rimuovono le tossine

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19.2.2020 - 16:08

Close_up of glasses of water

When: 28 Jul 2008
Close_up of glasses of water When: 28 Jul 2008
Source: Covermedia

Un nuovo studio esamina diverse varietà d’acqua filtrata che non risultano al 100% potabile.

Non tutti i filtri per l’acqua la rendono buona (e sicura) da bere. Lo sostengono gli scienziati delle università Duke e North Carolina State, a seguito di un esame in laboratorio di vari filtri d’acqua e la loro efficacia nel rimuovere tossine e sostanze dannose, come quelle perfluoroalchiliche (PFAS).

Sotto il severo scrutinio dei ricercatori i filtri che si installano nelle case, che risultano essere i più efficaci, e quelli installati nei frigoriferi e nelle brocche, che si sono rivelati invece «inconsistenti ed imprevedibili». Per questo i ricercatori consigliano l’uso di questi ultimi solo come una «soluzione provvisoria».

L’esposizione ai nocivi PFAS può aumentare il rischio di cancro, malattie della tiroide, e per le donne incinte causare un sottopeso del bambino alla nascita.

Secondo uno degli autori dello studio, Detlef Knappe, queste sostanze dannose devono essere bloccate sul nascere, anche se è impossibile eliminarle completamente dall’ambiente esterno e tracce di esse sono state rilevate perfino in campioni di sangue umano. I filtri più efficaci sono quelli normalmente installati sotto il lavabo della cucina, ma il loro prezzo non è economico.

«Questo causa ancora più preoccupazione sul tema della giustizia ambientale, dato che l’inquinamento causato dalle sostanze PFAS affligge maggiormente le famiglie che hanno problemi economici», ha dichiarato Knappe.

La ricerca è stata pubblicata per intero nella rivista scientifica Environmental Science & Technology Letters.

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