Una campagna choc Foto da bambini su Instagram: vi mostrereste così?

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3.4.2019

L'attore Wilson Gonzalez Ochsenknecht con bavaglino e la bocca sporca di pappa. 
L'attore Wilson Gonzalez Ochsenknecht con bavaglino e la bocca sporca di pappa. 
Delia Baum

Quando piange, quando combina pasticci, sul vasino o attaccato al seno: su Internet, i genitori condividono con orgoglio praticamente ogni momento trascorso con i figli. Ultimamente in rete piovono critiche su questo comportamento negligente e quasi tutte fanno leva sulla sovraesposizione dei piccoli.

Quello che viene contestato più spesso e ardentemente è il fatto che sia fin troppo facile al giorno d'oggi condividere su Internet foto di bambini che di solito non sono neanche in grado di pronunciarsi in merito. La giornalista e blogger Toyah Diebel ha ripreso il dibattito in questi giorni postando immagini impressionanti.

La Diebel e l'attore Wilson Gonzalez Ochsenknecht hanno realizzato insieme uno shooting fotografico per il progetto #DeinKindAuchNicht (neppure tuo figlio, ndr.) che inscena situazioni poco allettanti nelle quali i bambini sono gli unici protagonisti: in lacrime, completamente impiastricciati di pappa, mezzi addormentati attaccati al seno della mamma, seduti sul vasino o - cosa particolarmente amata dagli influencer - sistemati in posa in mezzo a prodotti pubblicizzati.

Le foto hanno lo scopo di incoraggiare i genitori a riconsiderare in modo critico la propria tendenza alla condivisione: la Diebel si accanisce sul fatto che non venga presa per nulla in considerazione la privacy dei bambini, sebbene loro, in quanto minori, siano titolari del diritto alla privacy ai sensi della Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia.

Gli abissi di Internet

Nella homepage del progetto, la Diebel scrive che quasi tutti conoscono la sensazione di vedere una propria foto online che preferirebbero non fosse lì. Non importa se la foto sia stata pubblicata su quella pagina intenzionalmente o involontariamente. Eliminarla da lì e fare in modo che non venga condivisa è tutt'altro che facile.

E più si affronta l'argomento, continua la blogger, più si sprofonda negli abissi di Internet: «dai bimbi presumibilmente più dolci a quelli che si vomitano addosso fino ai neonati tutti imbellettati in bretelle con commenti chiaramente allusivi sotto la foto», non c'è niente «di illegale e che non dovrebbe essere reso disponibile pubblicamente per qualche motivo.»

Pertanto, secondo la causa della Diebel, occorre necessariamente «che si diffonda una maggiore consapevolezza e sensibilità sull'argomento».

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