Digitale & Lifestyle Foto di cuccioli: le donne tendono ad abbandonare la carne

CoverMedia

10.8.2018 - 16:10

Source: Covermedia

Al contrario degli uomini, l’universo femminile non considera il consumo di prodotti animali come parte integrante della propria «identità».

Se non ci sentiamo abbastanza motivate per abbracciare il popolarissimo trend Meatless Monday (i lunedì senza carne) – né tantomeno diventare vegetariane o vegane – prendiamo qualche minuto della nostra pausa per guardare immagini di piccoli animali.

Secondo gli psicologi Jared Piazza e Neil McLatchie della Lancaster University, in collaborazione con la dottoressa Cecilie Olesen della University College London, le ragazze sono più facilmente impressionabili della loro controparte maschile quando vedono foto di cuccioli, soprattutto se si tratta degli animali che più comunemente vengono consumati come parte della nostra alimentazione.

Secondo i risultati, di fronte a questo genere di immagini, sia gli uomini che le donne provavano «sensazioni di tenerezza e affetto», ma per i primi, le probabilità che tali sensazioni si trasformassero in azione di fronte ad un pasto erano più basse.

Dottor Piazza ritiene che questa differenza tra i due sessi sia perlopiù data dall’istinto materno delle donne, in qualsiasi società del passato e moderna.

«I nostri risultati indicano che le donne possiedono una maggiore predisposizione emotiva verso i bambini e, per analogia, tendono ad essere più empatiche anche verso i cuccioli di animali», ha spiegato l’esperto.

«Inoltre, la carne è maggiormente associata alla mascolinità: per esempio sono tante le immagini di uomini che consumano carne per mettere su muscoli con le proteine, o il ruolo da cacciatore dell’uomo preistorico. Le donne invece hanno una visione più ambivalente della carne e la loro “identità” non è altrettanto legata al suo consumo».

Per l’esperimento, il team di ricerca ha offerto una pietanza a base di carne ai partecipanti, ma prima di cominciare, ha mostrato loro delle foto di cuccioli, appartenenti alla stessa specie di quella cucinata per l’occasione.

«Abbiamo osservato una forte tensione in alcuni onnivori, data dal senso di tenerezza verso i cuccioli e, al contempo, dall’appetito per la carne».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica della Lancaster University.

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