(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - Le fragole non sono solo frutti estivi e deliziosi, ma le loro proprietà vanno ben oltre il loro straordinario gusto. Secondo gli scienziati della Salk Institute for Biological Studies in California, infatti, le fragole tengono a bada le infiammazioni e i problemi che causano un deterioramento a livello cognitivo.
Il team ha concentrato i suoi studi su un composto chiamato fisetina e sul suo effetto su un gruppo di ratti invecchiati prematuramente. Alle cavie è stata offerta una dose giornaliera di fisetina attraverso il cibo, per un periodo di tempo pari a 7 mesi. Un secondo gruppo di ratti, invece, non è stato somministrato nessun composto.
A questo punto il team ha effettuato alcuni test sulla memoria dei roditori e misurato il livello di varie attività cerebrali e di specifiche proteine legate al funzionamento del cervello, osservando anche la risposta allo stress e all’infiammazione in entrambi i gruppi di ratti.
Secondo i risultati, il gruppo a cui non era stata somministrata la fisetina si è rivelato meno abile in tutti i campi cognitivi e possedeva marcatori di stress e infiammazione nettamente più elevati rispetto a quelli delle cavie del primo gruppo.
«Varie aziende impiegano la fisetina nei loro prodotti salutari, ma finora il composto non era stato analizzato con abbastanza attenzione», ha spiegato l’autrice della ricerca Pamela Maher. «Sulla base del nostro lavoro attualmente in corso, siamo convinti che la fisetina possa essere utile per la prevenzione di tante malattie neurodegenerative associate all’invecchiamento, per esempio l’Alzheimer, ma non solo. Vogliamo continuare le ricerche per capire meglio la questione. Ovviamente gli esseri umani non sono uguali ai ratti, ma vi sono tantissime analogie nel modo in cui la fisetina agisce sul nostro cervello».
I risultati sono stati pubblicati nella rivista scientifica The Journals of Gerontology, Series A.
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