Digitale & Lifestyle Fumatori: la percezione del dolore è più forte

CoverMedia

14.1.2020 - 16:08

Woman showing a burning cigarette.

When: 09 Nov 2005
Woman showing a burning cigarette. When: 09 Nov 2005
Source: Covermedia

La ragione di questa spiccata sensibilità è attualmente sconosciuta.

Chi fuma o fumava è più sensibile al dolore. Lo riportano i ricercatori della University College London (UCL) di Londra, Regno Unito, a seguito di un'analisi dei dati relativi a 220mila individui monitorati tra il 2009 e il 2013. Per lo studio, denominato BBC Lab UK Study, il team ha suddiviso i partecipanti in tre categorie: quelli che fumavano quotidianamente, gli ex fumatori che avevano fumato quotidianamente, e quelli che non avevano mai fumato. A tutti i volontari è stato chiesto di riportare il livello di dolore che provavano nelle loro vite quotidiane; il risultato è stato poi convertito in punteggio tramite una scala di dolore fisico elaborata dagli scienziati.

Secondo gli esiti del test, sia i fumatori attuali, sia gli ex fumatori avevano ottenuto da uno a due punteggi in più rispetto ai non fumatori, indicando che il livello di dolore era maggiore anche per coloro che già da tempo avevano abbandonato il vizio.

«La scoperta più importante è che gli ex fumatori ancora soffrono l’effetto di un dolore più elevato», ha dichiarato la dottoressa Olga Perski, del team della UCL, alla BBC. «L'insieme di dati è molto ampio, ed abbiamo un bel campione, dunque possiamo dire con una buona dose di certezza che qualcosa c’è, ma non siamo certi che sia significativo a livello clinico».

Uno dei dati più sorprendenti scaturiti dalla ricerca riguarda l’età degli individui cui dolore era maggiormente percepito: i livelli più elevati sono stati riscontrati nella fasica compresa tra i 16 e i 34 anni. La spiegazione di questo fatto non è chiara, ma può essere legata all’azione permanentemente dannosa causata dal fumo ai tessuti dell’organismo, che può portare a condizioni dolorose o avere un effetto doloroso più duraturo nel sistema ormonale delle persone che fumano. Tuttavia, è possibile anche che il fumo sia un sintomo, e non la causa.

«La prova che fumare provochi il cancro dei polmoni è stata scoperta negli anni Cinquanta», continua la dottoressa Deborah Arnott, capo esecutivo dell’organizzazione antifumo Ash. «Da allora, durante il corso degli anni, è stato provato anche che quasi tutte le condizioni mediche possono essere causate – o peggiorate – dal fumo. Quindi non è sorprendente che i fumatori soffrano di più di chi non ha mai fumato».

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