Digitale & Lifestyle Gli esseri umani sono ottimisti… fino alla vecchiaia

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7.8.2020 - 16:09

Woman holding pill and glass of water for smiling senior man

When: 21 Feb 2018
Credit: Uwe Umstätter/Westend61/Cover Images
Woman holding pill and glass of water for smiling senior man When: 21 Feb 2018 Credit: Uwe Umstätter/Westend61/Cover Images
Source: Uwe Umstätter/Westend61/Cover I

Statisticamente, la maggior parte degli adulti resta positiva sul futuro, anche dopo eventi che cambiano la vita.

Gli esseri umani sono ottimisti per natura. Lo assicurano gli scienziati della Michigan State University, USA, a seguito di uno studio che ha coinvolto oltre 75mila individui di nazionalità americana, tedesca e olandese, tutti di un'età compresa tra i 16 e i 101 anni.

Secondo il team di ricerca, le persone hanno un atteggiamento mentale generalmente positivo verso il futuro, anche se nel corso delle loro vite hanno affrontato eventi e momenti difficili, come divorzi, problemi di salute o lutti in famiglia.

«Le persone tendono a restare ottimiste anche in circostanze piuttosto dure», conferma il leader dello studio William Chopik.

Un ottimismo che aumenta con gli anni, ma che tende a declinare una volta raggiunta la terza età.

«È stato sorprendente scoprire che alcune cose davvero difficili, come morti e divorzi, non cambiano la visione che la gente ha sul loro futuro», spiega Chopik. «Questo indica che tante persone vivono secondo il mantra “la vita è breve”, e capiscono che dovrebbero concentrarsi sulle cose che più le rendono felici».

Pare che la positività inizi a sfumare verso i 60 anni.

«L’età del pensionamento è quella in cui la gente smette di lavorare e può viaggiare e dedicarsi agli hobby, ma sorprendentemente la maggior parte delle persone non crede che questo possa cambiare le loro vite in meglio».

Uno dei risultati più importanti dello studio, tuttavia, resta il seguente: «Fondamentalmente, non si cambia per via delle terribili cose che possono succederci; le persone che a cui viene diagnosticata una malattia o che attraversano una grossa crisi nella vita possono restare comunque positive verso ciò che il futuro può avere in riservo per loro», ha concluso Chopik.

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