Digitale & Lifestyle Gravidanza: troppi acidi grassi associati a disturbi nei bambini

CoverMedia

8.4.2019 - 16:09

Pregnant woman eating peach

When: 31 Aug 2016
Credit: Zeljko Dangubic/Westend61/Cover Images
Pregnant woman eating peach When: 31 Aug 2016 Credit: Zeljko Dangubic/Westend61/Cover Images
Source: Zeljko Dangubic/Westend61/Cover

Una dieta eccessivamente ricca di Omega-3 e Omega-6 può causare grossi problemi «a livello della popolazione generale».

Le donne che consumano troppi acidi grassi del genere Omega durante i nove mesi di dolce attesa hanno più probabilità che i loro bambini soffrano di un disturbo comportamentale in futuro rispetto alle future mamme che seguono una dieta più bilanciata.

Lo sostengono i ricercatori dell’università di Barcelona ISGlobal (Institute for Global Health), dopo l’analisi dell’impatto degli Omega-3 e degli Omega-6 nelle donne incinte attraverso campioni del cordone ombelicale di 600 neonati. Il team si è poi servito di questionari diretti sia ai genitori che ai figli per monitorare eventuali disturbi comportamentali durante la crescita.

Gli scienziati hanno scoperto che un tasso di Omega-3 e Omega-6 più elevato nel cordone ombelicale era associato ad un maggior numero di casi di disturbo da deficit di attenzione, con i sintomi rilevabili all’età di 7 anni.

«Le sostanze nutritive durante le prime fasi della vita sono essenziali poiché esse programmano la struttura e la funzione degli organi, e questa programmazione, a sua volta, ha un impatto sulla salute in tutte le fasi della vita di una persona», ha dichiarato dottor Jordi Julvez, dell’università spagnola.

I risultati della ricerca sono in linea con numerose teorie scientifiche preesistenti, secondo le quali esiste una forte associazione tra l’alimentazione di una donna durante la gravidanza e la crescita e lo sviluppo del suo bambino, come tiene a sottolineare la leader dello studio, Monica Lopez Vicente.

«I nostri risultati confermano il forte legame tra l’Omega-3 e l’Omega-6 e i primi risultati relativi allo sviluppo neurologico del bambino», dice la dottoressa. «Anche se l’associazione non è clinicamente significativa, i nostri risultati sono assai importanti a livello della salute generale della popolazione nel suo complesso».

Il team della dottoressa Lopez consiglia a tutte le donne incinte di prestare un’attenzione molto particolare alla loro routine alimentare.

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