(Cover) - IT Fashion - Collaborazioni e capsule dedicate al mercato fast fashion? Secondo Henry Holland infondono più energia nel mercato della moda.
Lo stilista inglese fa parte dell’industria sartoriale da oltre dieci anni, quando nel 2006 ha rilasciato la prima gamma di Fashion Groupies T-shirts.
In seguito Holland ha creato abiti per il rivenditore britannico Debenhams, seguendo le orme di Jasper Conran, Matthew Williamson e Julien Macdonald, e firmato una serie di collaborazioni eccezionali con brand come Brita e Habitat.
Ora, in seguito all’annuncio della nuova collaborazione fra H&M e Erdem, il 34enne descrive i vantaggi di progettazioni per tutti i punti di prezzo.
«Aiuta sia ad aumentare la visibilità del marchio che a finanziare la collezione principale», spiega Henry a Cover Media.
«Una grande parte del DNA del nostro marchio sono tono, personalità e umorismo. Qualcosa che si può sicuramente tradurre in qualsiasi punto prezzo: non costa migliaia e migliaia di euro essere divertente, o essere colorati o essere giocosi. Questi sono attributi che puoi tradurre in prezzi diversi e puoi iniettare in categorie di prodotti differenti».
Oltre a creare capi di abbigliamento lo stilista inglese ha prodotto una collezione dedicata alla casa in collaborazione con Habitat, strategia recentemente applicata anche da Gucci che ha immesso sul mercato la prima gamma homewear firmata da Alessandro Michele.
«È una progressione naturale perché un sacco del nostro lavoro in qualità di designer è basato su tessuti, stoffe, stampe e colori. Parte essenziale del lavoro quando si progettano gli interni».
Cover Media
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