Salute e benessere Pelle: horror e commedie ne causano l'invecchiamento prematuro

CoverMedia

15.10.2019 - 16:09

Source: F. Cirou / PhotoAlto / Cover Ima

Secondo un nuovo studio, le espressioni del viso provocate dalla visione di questi generi causano le rughe.

Guardare film dell’orrore, thriller ad alta tensione e commedie sdolcinate può provocare alla nostra pelle di invecchiare prematuramente.

Lo riporta uno studio effettuato dal dottor Harry Singh, del brand di bellezza e benessere FOREO, che ha studiato l’espressione facciale di 2.000 partecipanti durante la proiezione di tre diverse pellicole: il film dell’orrore «Insidious», con Patrick Wilson e Rose Byrne, la commedia romantica con Renee Zellweger «Il diario di Bridget Jones», e il thriller di Netflix «Bird Box», con protagonista Sandra Bullock.

Di norma, durante il corso di un film horror, i telespettatori contorcono il viso numerose volte per esprimere paura, mentre quelli che guardano un thriller si spaventano o sorprendono visibilmente altrettante volte. Anche le commedie possono causare delle risate «dannose» per la pelle del viso, in particolare l’area del contorno occhi – le cosiddette zampe di gallina, – della bocca e della fronte.

«Quando esprimiamo un sentimento di shock attiviamo i muscoli della fronte», spiega dottor Singh. «Ripetendo questa espressione, o rafforzando quei muscoli, sviluppiamo delle linee orizzontali sulla fronte. Anche strizzare gli occhi è un'altra comune espressione che viene impiegata come meccanismo di difesa durante una scena violenta o stressante, e richiede l’attivazione di numerosi muscoli».

Le commedie, invece, contribuiscono ad un aumento del 40% di rughe attorno alla bocca.

«Ridere può incrementare le rughe nasolabiali, cioè quelle che vanno dagli angoli del naso agli angoli della bocca», continua l’esperto. «Ma anche le zampe di gallina, che durante un periodo di 5 anni può peggiorare fino al 40%».

I partecipanti che guardavano «Insidious» hanno reagito con un’espressione di shock circa 20 volte; quelli che guardavano «Il diario di Bridget Jones» hanno riso o sorriso circa 115 volte, mentre chi vedeva «Bird Box» hanno contratto il volto circa 50 volte durante la tesissima pellicola di 124 minuti.

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