Digitale & Lifestyle I bambini sanno contare molto prima di quando crediamo

Secondo una nuova ricerca i più piccoli capiscono in fretta che il conteggio ha a che fare con la quantità.

I bambini sanno contare già da molto piccoli, molto tempo prima di quanto creduto sinora.

Gli scienziati della John Hopkins University hanno condotto una ricerca sull’argomento, scoprendo che i bambini possiedono un senso del conteggio che ha a che vedere con misura e quantità, già anni prima di essere in grado di dire «uno, due, tre», eccetera.

«Anche se mancano anni, prima che possano capire il significato esatto delle parole numeriche, i bambini piccoli sono già in grado di riconoscere che contare ha a che vedere con i numeri», ha dichiarato Lisa Feigenson, scienziata cognitiva presso l'università. «Le ricerche come la nostra indicano che i bambini hanno in realtà una comprensione piuttosto sofisticata del mondo: stanno già provando a dare un senso a ciò che gli adulti attorno a loro dicono, e ciò include la capacità di contare e capire i numeri».

Per lo studio, la dottoressa Feigenson e la leader della ricerca Jenny Wang hanno lavorato con bambini di 14 e 18 mesi: durante l’esperimento, venivano nascosti degli oggetti all’interno di scatole; i bimbi potevano raggiungere e afferrare il contenuto, ma non potevano vederlo. In alcune occasioni, i ricercatori contavano dicendo «questo, questo, questo e questo», mentre infilavano gli oggetti nelle scatole. Quando non contavano in questo modo, i piccoli partecipanti avevano difficoltà a ricordare che la scatola conteneva 4 oggetti, e si distraevano già dopo aver visto tirar fuori il primo. Quando i ricercatori contavano, invece, i bambini aspettavano che venissero estratti più oggetti dalla stessa scatola, anche se non ricordavano il loro numero esatto.

«Questi risultati sono stati davvero sorprendenti», dice la dottoressa Wang. «Sono anche i primi a dimostrare che i bambini molto piccoli danno un senso numerico a ciò che le altre persone contano».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Developmental Science.