SaluteIl 90% degli insetti che vola in ospedale trasporta batteri
ATS
27.6.2019
Il 90% degli insetti che vola negli ospedali trasporta qualche batterio potenzialmente pericoloso per la salute umana. Lo ha scoperto uno studio britannico della Aston University pubblicato dal Journal of Medical Entomology, secondo cui in molti casi i germi trovati sono del tipo resistente ad almeno un antibiotico.
La ricerca, coordinata dalla dottoranda italiana Federica Boiocchi, ha esaminato quasi 20 000 esemplari di insetti volanti, in maggioranza mosche ma anche api, falene e altre specie, raccolti per 18 mesi in sette ospedali britannici. Quasi nove su dieci avevano sul corpo o nel corpo almeno un batterio, e fra questi più di metà ne aveva uno di tipo resistente ad almeno un antibiotico, mentre il 20% è risultato resistente a più di un principio attivo.
In totale sono stati identificati 86 ceppi di batteri, con gli enterobatteri, famiglia di cui fanno parte Escherichia Coli e Salmonella, che sono risultati i più rappresentati essendo presenti nel 41% degli insetti contaminati. Il 24% dei ceppi trovati era della famiglia dei bacillus mentre il 19% degli staffilococchi.
Abuso di antibiotici
«La cosa più interessante è l'alta proporzione di batteri resistenti trovata nei campioni - spiega Boiocchi -. Ci ricorda come il nostro abuso di antibiotici negli ambienti sanitari stia rendendo le infezioni sempre più difficili da trattare».
Gli insetti, sostengono i ricercatori nelle conclusioni, potrebbero essere veicolo di trasmissione delle infezioni. «Data la loro capacità di agire come vettori meccanici dei batteri - scrivono - questi presentano un potenziale per contribuire alla persistenza e alla diffusione dei batteri patogeni resistenti negli ambienti ospedalieri».
«Se gli insetti dovessero scomparire, tutto l’ecosistema crollerà», assicura l’entomologo Doug Tallamy. «Il mondo comincerebbe allora a decomporsi.»
Immagine: Getty Images/Peter Macdiarmid
È sempre più raro ritrovare il proprio parabrezza pieno di insetti morti dopo un lungo viaggio. Questa constatazione di per sé non è una prova scientifica, ma se accumulate, tali osservazioni suggeriscono che l’equilibrio ecologico è in pieno sconvolgimento.
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Secondo uno studio, in Canada e negli Stati Uniti il numero di coccinelle è diminuito del 14 per cento tra il 1987 e il 2006.
Immagine: Keystone/John Don Ryan
Per il momento, tutto indica che le cause di questa ecatombe sono molteplici: perdita degli habitat naturali, monocultura, utilizzo generalizzato di insetticidi per eliminare gli insetti nocivi.
Anche l’inquinamento luminoso sarebbe all’origine dell’abbassamento del numero di insetti.
Immagine: Keystone/John Minchillo
L'ecologista Toke Thomas Høye, dell'Università danese di Aarhus, ha studiato la proliferazione delle mosche in Groenlandia, a 500 kilometri di distanza dalla civiltà. Ha ugualmente osservato un’importante diminuzione del loro numero in loco – meno 30 per cento dal 1996. In uno studio, lo scienziato associa il fenomeno all’incremento delle temperature.
Immagine: Keystone
Considerando la mancanza di dati relativi a periodi precedenti, «non sappiamo esattamente in quale misura viviamo un’"antropocalisse"», ha dichiarato May Berenbaum dell'Università dell'Illinois. Gli studi isolati sono poco significativi, ma alcuni segni non mentono e suggeriscono che c’è un problema.
Immagine: Getty Images
L'entomologo David Wagner, originario del Connecticut, osserva ugualmente questo cambiamento in occasione dei campi estivi per ragazzi ai quali partecipa. Per i giovani, diventa sempre più difficile osservare diverse specie di insetti sul posto, spiega. La giovane generazione alla quale insegna oggi considererà dunque presto quest’abbassamento del numero di insetti come assolutamente normale. «Non si rendono conto che rischiamo di andare incontro a una vera e propria catastrofe ecologica.»
Immagine: Getty Images
L'adozione di misure come la costruzione di hotel per insetti può aiutare alla preservazione nel mondo degli insetti, specialmente nelle grandi città.
«Cosa cucino oggi?» - una domanda che affligge quotidianamente la maggior parte della popolazione svizzera. Bluewin corre in vostro aiuto con i filmati di «Blue Kitchen».
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