Digitale & Lifestyle Il kratom in supplemento: non è sicuro

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16.7.2019 - 16:08

Kratom Tree (Mitragyna speciosa)

When: 21 Jan 2016
Kratom Tree (Mitragyna speciosa) When: 21 Jan 2016
Source: Covermedia

La pianta chiamata Mitragyna speciosa possiede proprietà oppioidi ed effetti stimolanti.

Il kratom (Mitragyna speciosa) è un albero che cresce rigoglioso in varie regioni del Sud-Est asiatico, impiegato comunemente nella medicina tradizionale per le sue note proprietà oppioidi, che possono provocare effetti stimolanti. Per questo viene impiegato per ridurre stati dolorosi e combattere la dipendenza da sostanze assuefacenti come l’oppio.

Secondo gli esperti della Binghamton University, tuttavia, non è sicuro assumere il kratom sotto forma di comuni supplementi o integratori.

«Anche se non è forte come altre prescrizioni a base di oppioidi, l’azione del kratom è comunque quella di un oppioide per l’organismo», ha dichiarato l’assistente clinico e professore di pratica farmaceutica William Eggleston. «In grandi dosi, il kratom può causare un rallentamento della respirazione e fungere da sedativo. Ciò significa che il paziente può sviluppare la stessa tossicità che svilupperebbe con un altro prodotto oppioide. Il kratom può essere dannoso anche per il fegato. È vero che il suo ruolo è utile contro il dolore e i disturbi legati all’abuso di oppioidi, ma sono necessaria ulteriori ricerche per garantire la sua efficacia e la sua sicurezza. I nostri risultati al momento indicano che non dovrebbe essere disponibile come supplemento erboristico».

L’allarme è condiviso appieno dalla Food and Drug Administration, l'agenzia per gli alimenti e i medicinali degli Stati Uniti (FDA), che ha già pubblicato due avvisi indirizzati ai distributori di prodotti a base di kratom, venduti con una pubblicità spesso fuorviante per il pubblico generale.

Il team di Eggleston ha analizzato i dati del National Poison Data System sui casi di avvelenamento dovuto al kraton, rilevando un totale di 2.312 esposizioni e 935 casi in cui l’oppioide costituiva l’unica sostanza assunta. Tra gli effetti collaterali di una errata somministrazione sono stati riportati allucinazioni, depressione, coma, arresto cardiaco o respiratorio.

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