Lifestyle Il segreto della salute? Bisogna essere gentili

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15.2.2019 - 16:10

Source: Covermedia

Secondo una nuova ricerca, le buone azioni incrementano le funzioni del nostro sistema immunitario.

Le persone gentili sono più sane e vivono più a lungo. Ne sono certi i ricercatori delle università britanniche di Exeter e Oxford, secondo cui i pensieri gentili e la compassione verso noi stessi e il prossimo possono migliorare la nostra salute generale, a partire dal cuore.

«Già passate ricerche hanno messo in luce un’associazione tra la compassione e una migliore salute fisica e mentale, ma finora non conoscevamo le ragioni di ciò», ha dichiarato Anke Karl, leader dello studio e professore dell’Università di Exeter. «Il nostro studio ci aiuta a capire come mai essere gentili quando le cose vanno male offre dei benefici in ambito psicologico».

Pare che il nostro sistema immunitario, in questi casi, blocchi la risposta negativa ad una potenziale minaccia, dandoci la possibilità di guarire meglio.

«La nostra speranza è che in futuro i ricercatori utilizzino il nostro metodo di indagine per aiutare i pazienti con problemi di salute mentale, come la depressione ricorrente».

Lo studio

Lo studio ha coinvolto 135 studenti di Exeter in salute, suddivisi dal team in 5 gruppi; ad ognuno di essi è stato fornito un audio con differenti istruzioni. Tutti i partecipanti hanno poi condiviso il loro stato d’animo in differenti situazioni, attraverso delle domande proposte dal team riguardanti il modo di connettersi alle altre persone. Durante l’intervista, sono stati monitorati anche la frequenza cardiaca e il livello di sudorazione dei partecipanti.

Secondo i risultati, i due gruppi che avevano ricevuto l’indicazione di comportarsi in modo più gentile e compassionevole, avevano dimostrato una maggiore serenità e sicurezza rispetto agli altri tre gruppi. Anche dal punto di vista fisico, la loro frequenza cardiaca e la risposta dell’organismo di fronte alle domande dei ricercatori sono risultate più positive, rispetto a quelle degli studenti che non avevano precedentemente espresso gentilezza e compassione.

«Io credo che le persone che tendono ad avere disturbi depressivi possano venire incontro a pensieri e sentimenti di compassione in un modo radicalmente diverso», ha aggiunto il co-autore dello studio Willem Kuyken, dell’Università di Oxford. «Questo introduce un modo diverso di essere e di sapere, che per tante persone può rappresentare una grande trasformazione».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Clinical Psychological Science.

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