Digitale&Lifestyle In ufficio: mettiamo in moto i muscoli

CoverMedia

2.11.2017 - 12:58

Office woman stretching arms at work.

When: 02 Apr 2015

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**Only for use by WENN CPS**
Office woman stretching arms at work. When: 02 Apr 2015 When: 02 Apr 2015 **Only for use by WENN CPS**
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«Vi sono delle utilissime sequenze di movimenti nel Pilates, che aiutano ad alleviare il mal di schiena, ed ognuna di esse è del tutto fattibile dalla propria scrivania», ha spiegato la specialista.

Vediamo da dove iniziare.

Respiriamo profondamente dal centro dell’addome. Per trovare questo centro, chiamato «core», formiamo un triangolo con le mani, posizionando i pollici sull’ombelico ed unendo le punte degli indici: individuare quest’area è fondamentale nel Pilates, perché è il centro da cui parte la respirazione.

«Da seduti, troviamo la nostra posizione migliore. Inaliamo e lasciamo che il torso si espanda, come un palloncino. Quando esaliamo, pressiamo l’aria fuori dallo stomaco e dal torso, spingendo lo stomaco all’indentro, verso la colonna vertebrale», spiega Natalie.

Procediamo con delle semplici flessioni del collo: sediamo con la schiena dritta e con le mani accompagniamo la testa prima da un lato, poi dall’altro. Facciamo una pausa nel punto più intenso della flessione: qui respiriamo profondamente.

Se sentiamo tensione nei muscoli delle spalle e nel collo, questo esercizio è ciò che fa per noi: partiamo dalla stessa posizione, diritta, e con le spalle formiamo dei cerchi immaginari. Ruotiamole lentamente, prima in avanti, poi cambiamo verso. Ricordiamo: non c’è fretta! Più lento il movimento, maggiore il rilascio di tensione.

Concentriamoci sul mento, e lasciamo il più spazio possibile tra le orecchie e le spalle. Abbassiamo il mento verso il petto, delicatamente, come se stessimo cercando di trattenere un’arancia senza farla cadere. Ripetiamo varie volte e manteniamo le spalle e la schiena ferme.

Per le caviglie: accavalliamo le gambe, e cominciamo dal piede che sta in aria. Flettiamo in avanti, poi torniamo alla posizione originale. Ripetiamo 10 volte, poi cambiamo gamba.

Per i polpacci: se è arrivato il momento di fare un tè, approfittiamo della pausa in piedi per «stirare» i muscoli delle gambe.

«I piedi devono essere paralleli, verso avanti, e l’addome deve essere contratto», continua l’esperta. «Pieghiamo le ginocchia verso la punta dei piedi, poi flettiamole nuovamente. Ora solleviamoci in punta di piedi e torniamo lentamente ad appoggiare i talloni. Ripetiamo la sequenza 20 volte».

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