Benessere Jet lag: ecco come prevenire

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25.10.2018 - 10:18

Source: Covermedia

Lo stato di malessere psicofisico causato dai lunghi viaggi in aereo può essere evitato. Vediamo come.

La sensazione di stanchezza, sonnolenza, e il senso di stordimento che normalmente si avverte dopo un lungo volo per il rapido cambiamento di fuso orario, può essere evitato se ci si prepara per tempo.

Ora che la compagnia aerea Singapore Airlines sta per inaugurare il volo più lungo del mondo – 18 ore e 40 minuti non-stop da Singapore a New York – e Qantas conta di offrirne uno di ben 20 ore da Sydney a Londra entro il 2020, un team di scienziati australiani ha deciso di esplorare alcune strategie per migliorare l’esperienza dei passeggeri nel loro transito da una parte all’altra del mondo.

Da un punto di vista non farmacologico vi sono diverse possibili strategie da implementare al fine di contrastare il senso di stanchezza e spossatezza post-volo.

«Quello che sappiamo con certezza è che la luce è il fattore più importante nel fenomeno del jet lag», ha spiegato la dottoressa Sun Bin, del Charles Perkins Centre di Sydney, a RN Breakfast.

«E credo che un altro fattore importante di cui le persone normalmente non parlano, è programmare. La nostra ricerca indica che abbiamo bisogno di alterare il nostro orologio biologico giorni o addirittura settimane prima di imbarcarci su quell’aereo. E poi dobbiamo continuare a seguire dei piani durante il volo, per esempio bere tanta acqua ed evitare gli alcolici».

Dato che il nostro orologio biologico può «reimpostarsi» di approssimativamente 90 minuti al giorno, è di importanza vitale che i cambiamenti siano graduali, per esempio modificando l’orario in cui andiamo a dormire notte dopo notte.

«Il jet lag, in pratica, è un disaccordo tra il nostro orologio biologico e l’orario del luogo d’arrivo», ha continuato la dottoressa. «Nei giorni precedenti alla partenza, cerchiamo di andare a letto un po' più tardi, magari di mezz’ora, poi di un’ora nei 3 o 4 giorni successivi. Oppure un’ora prima, a seconda della parte del mondo in cui siamo diretti».

Un altro consiglio del team della Bin è di assicurare al nostro corpo la maggiore esposizione possibile alla luce naturale. Evitiamo invece quella degli aggeggi elettronici come gli smartphone e i tablet.

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