Lifestyle Jonathan Anderson: «Devo il senso del fashion a mia madre»

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1.12.2017 - 15:00

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L’estetica gender-fluid dello stilista nord irlandese è nata durante l’adolescenza, ascoltando i consigli della mamma.

Il senso dello stile di Jonathan Anderson? È stato influenzato dalla parsimonia della madre.

Lo stilista nord irlandese ha fondato il marchio omonimo J.W. Anderson nel 2008, costruendo rapidamente una reputazione per i look androgini e particolarmente eccentrici.

Ad oggi l’estetica di Anderson è leggermente mutata, ma il designer è sicuro che la propria evoluzione nel campo della moda sia dovuta agli insegnamenti della madre.

«Mi diceva sempre cose tipo: “Questo è in saldo, è una taglia L da donna, ma se lo indossi in questo modo non se ne accorgerà mai nessuno», ha raccontato Jonathan Anderson a Elle.

«Quindi è stata lei con il suo senso della parsimonia ad introdurmi alla moda gender-fluid. Perché se un capo ti piace non fa differenza se lo vendono nel reparto donna o uomo».

Anderson ora sovrintende anche al marchio spagnolo Loewe e recentemente ha collaborato con il rivenditore giapponese Uniqlo per una capsule, composta da 33 pezzi, tra cui cappotti extra large, dolcevita e maglieria fine.

Le gamme del designer spesso contengono motivi eccentrici e riferimenti al classico stile britannico, ma Jonathan rimane convinto che le regole dettate dalla moda siano fatte per essere infrante.

«La stilista di Prada Manuela Pavesi, che ho incontrato quando lavoravo nel dipartimento di merchandising visivo del marchio, presso il London College of Fashion, mi ha insegnato che l'essenza dello stile sta nel riuscire a mescolare i punti di riferimento: abbinare una camicia da uomo, un pantalone del pigiama, un trench e sandali coi calzini dando al tutto un senso», ha spiegato il 33enne alla rivista.

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