Digitale & LifestyleL’olio di cocco fa bene? No, dice Harvard
CoverMedia
30.8.2018 - 16:10
Secondo una professoressa della prestigiosa università americana, questo superfood multitasking sarebbe «peggio del lardo di maiale».
Forse è la prima volta che lo sentiamo dire, ma l’olio di cocco fa tutt’altro che bene. Ad affermarlo è la professoressa di Harvard Karin Michels, secondo cui non solo le sostanze contenute in quest’olio non vanterebbero le proprietà benefiche che finora gli sono state attribuite, ma addirittura danneggerebbe la salute più del consumo di lardo, cioè il grasso proveniente dal maiale.
L’esperta di nutrizione ha sostenuto la sua teoria nel discorso recentemente presentato all’istituto di ricerca contro i tumori Institute for Prevention and Tumour Epidemiology, presso la University of Freiburg, in Germania, dal titolo «Coconut Oil and other Nutritional Errors». Alla base del dibattito, l’olio di cocco come «uno dei peggiori cibi che si possano consumare».
Il problema pare risiedere nell’elevato contenuto di acidi grassi saturi, che per la Michels equivarrebbero a «veleno puro» per il nostro organismo.
Approssimativamente, l’82% del grasso nell’olio di cocco è saturo, paragonato al burro (63%), grasso di manzo (50%), lardo di maiale (39%).
Secondo gli ospedali britannici NHS, consumare cibi con un elevato contenuto di acidi grassi saturi incrementa il rischio di sviluppare malattie coronariche, a causa dell’alto livello di colesterolo «cattivo» nel sangue. L’anno scorso l’associazione American Heart Association ha dichiarato che i cibi che «sembrano» salutari – come l’olio di cocco – possono aumentare il livello di colesterolo proprio per via del loro contenuto di grassi saturi.
I rappresentanti dell’associazione hanno messo in chiaro anche che non esistono delle prove attualmente valide che dimostrino i benefici dell’olio di cocco sulla nostra salute.
Secondo l’ente per la sanità inglese Public Health England, è tuttavia importante che i grassi non vengano eliminati del tutto dalla nostra alimentazione: l’apporto giornaliero dovrebbe arrivare ad un limite massimo di 20 grammi per le donne e 30 grammi per gli uomini. Un cucchiaino di olio di cocco ne contiene circa 25 grammi, dunque dovrebbe essere utilizzato con parsimonia. Fino ad ora, il discorso della professoressa Michels ha raggiunto oltre 900mila visualizzazioni su YouTube.
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