Digitale & Lifestyle La sanità avverte: lo stigma dell’obesità deve finire

CoverMedia

17.3.2020 - 16:08

Barefooted woman standing on the scale measure her bodyweight.

When: 23 Feb 2016
Barefooted woman standing on the scale measure her bodyweight. When: 23 Feb 2016
Source: Covermedia

Secondo gli esperti di salute, la percezione sociale di questa condizione interferisce con gli sforzi delle autorità sanitarie di fermare l’epidemia.

Lo stigma relativo all’obesità è uno dei principali ostacoli nella lotta contro questa condizione di grave sovrappeso.

Passati studi indicano che i danni causati da questo stigma possono essere assai profondi sia dal punto di vista fisico che psicologico, e come conseguenza le persone che soffrono di un grave sovrappeso sono meno portate a chiedere aiuto, e più vulnerabili alla discriminazione. Spesso, difatti, vengono percepite come pigre o avide.

Lo scorso 4 marzo, in coincidenza con il World Obesity Day, la giornata mondiale dell’obesità, professor Francesco Rubino della King's College London e del King's College Hospital ha emanato uno statement importante sulla delicata questione, ricevendo il supporto di oltre 100 organizzazioni mediche e scientifiche in tutto il mondo.

«Lo stigma dell’obesità è un problema sanitario pubblico, mina i diritti umani e sociali delle persone ed è uno dei più grandi ostacoli nella lotta contro l’epidemia dell’obesità», dice professor Rubino.

Nello statement, gli scienziati puntano il dito contro la comune, errata concezione che l’obesità sia causata da una mancanza di autodisciplina: non vi sono prove scientifiche secondo cui i problemi legati al peso corporeo dei pazienti siano completamente sotto il loro controllo.

«Dobbiamo cambiare e combattere queste convinzioni, che sono profondamente radicate e portano a gravi pregiudizi e preconcetti», aggiunge l’esperto. «La storia ci offre vari esempi di come lo stigma, per esempio di malattie come la peste, il colera o l’HIV, possa interferire della lotta contro l’epidemia. Le iniziative mirate a combattere gli stigmi e l’esclusione sociale sono importanti adesso proprio come lo erano allora».

Secondo i dati forniti dalla Organizzazione mondiale della sanità (OMS), i casi di obesità sono triplicati dall’anno 1975. La maggior parte della popolazione globale vive attualmente in paesi dove il sovrappeso miete più vittime del sottopeso.

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