Allattamento Latte materno: importante nello sviluppo cognitivo del bimbo

CoverMedia

14.5.2019 - 16:09

Where: United States
When: 06 Oct 2013
Credit: Mint Images/Cover Images
Where: United States When: 06 Oct 2013 Credit: Mint Images/Cover Images
Source: Mint Images/Cover Images

Una nuova ricerca associa i benefici dell’allattamento alle funzioni cerebrali del neonato.

Da sempre si ritiene che il latte materno contenga sostanze benefiche per la salute generale del bambino, ma non tutte le donne possono allattare o vogliono farlo per scelta. Per fortuna esistono formule artificiali che soddisfano tutte le necessità del bimbo dal punto di vista nutrizionale, dunque le mamme non devono preoccuparsi di possibili carenze.

Tuttavia, secondo i ricercatori del Children's National Hospital di Washington, DC, i bambini che non si nutrono del latte della loro mamma potrebbero avere qualche problema di sviluppo delle loro funzioni cognitive.

Il team di ricerca ha osservato alcuni neonati nati prematuri, tra le 23 e le 32 settimane, utilizzando delle tecniche di scansione cerebrale non invasive per analizzare il loro cervello, scoprendo delle biomolecole importanti che erano presenti in quantità superiori nei neonati che venivano allattati in modo naturale, rispetto a quelli che si nutrivano delle formule di latte in polvere.

«Siamo riusciti ad ottenere delle informazioni sulla salute del cervello dei bambini in un determinato momento della loro vita», dice la dottoressa Catherine Limperopoulos, leader dello studio e direttrice del dipartimento Developing Brain Research Laboratory dell’ospedale americano. «Queste sostanze biochimiche sono marcatori dello sviluppo del cervello. Per esempio, maggiore il livello di colina nel cervello, maggiore l’associazione con una più sviluppata memoria e cognizione».

Anche se i ricercatori non sono stati in grado di stabilire un legame diretto tra i due fattori, vi saranno ulteriori ricerche che esploreranno l’affascinante questione.

«Non possiamo tracciare un parallelo esatto perché non abbiamo informazioni sulla memoria e sull’aspetto cognitivo dei bambini appena nati, ma la nostra speranza è di scoprire un marcatore nelle fasi iniziali della loro vita che determini un miglioramento della loro intelligenza in futuro. Ora, per fare ciò, dobbiamo condurre ulteriori studi», ha concluso la dottoressa.

L’articolo sulla ricerca è stato pubblicato sul sito Science Focus.

Tornare alla home page