Le app fanno parte della nostra vita. Quelle riportate di seguito hanno segnato lo scorso decennio.
Decima posizione: TikTok (2016). TikTok è la prima app cinese di social media che ha riscosso notevole successo anche in occidente. Questo ha fatto sì che l’app, in cui soprattutto i più giovani postano più che altro video divertenti, diventasse oggetto di critiche. Numerosi media hanno parlato della censura riguardo questioni politiche sensibili per la Cina, ma il tutto è stato categoricamente negato dall’azienda.
Nona posizione: Flappy Bird (2014): all’inizio del 2014 questo gioco semplice, in cui bisognava impedire a un uccellino di andare a sbattere su dei tubi, fece impazzire tutto il mondo per qualche settimana. Poi lo sviluppatore fece qualcosa di molto altruistico: rimosse l’app da tutti gli App Store perché Flappy Bird creava troppa dipendenza. Ma i giochi per smartphone di oggi hanno naturalmente proprio questo modello di business.
Ottava posizione: Google Foto (2015): con Google Foto è stato possibile salvare le proprie immagini nel cloud gratuitamente e senza limiti fin dall’inizio. In questo modo, l’app si è distinta nettamente dalla concorrenza degli altri cloud che di solito si facevano pagare bene per ogni megabyte di spazio di archiviazione.
Settima posizione: Slack (2013): Slack ha portato le funzioni delle chat private nella comunicazione aziendale. Ora è possibile inviare delle emoji al lavoro in modo ufficiale. Tuttavia, questo nuovo tipo di comunicazione aziendale garantisce anche che i dipendenti siano sempre disponibili, spesso al di fuori dell’orario di lavoro.
Sesta posizione: Candy Crush (2012): i creatori di Candy Crush avevano un concetto opposto a quello di Flappy Bird. Hanno fatto sì che il loro gioco creasse sempre più dipendenza, realizzando così fatturati a nove zeri tramite gli acquisti in-app.
Quinta posizione: Snapchat (2011): per un certo periodo sembrava che Snapchat potesse rimpiazzare Facebook come social network principale, soprattutto tra i giovanissimi. Con i suoi messaggi che scompaiono e i filtri divertenti, Snapchat aveva molte caratteristiche innovative. Ma Facebook le ha copiate su Instagram senza alcuna vergogna. Ciononostante, Snapchat continua a detenere una solida posizione sul mercato.
Quarta posizione: Pokémon GO (2016): se vedete gente che si aggira per i parchi bui con in mano il proprio smartphone senza un motivo apparente, probabilmente stanno dando la caccia a dei Pokémon. L’app, uscita nel 2016, è stata una delle prime ed è ancora oggi l’unico gioco di realtà aumentata di vero successo.
Terza posizione: Tinder (2012): prima di Tinder, gli incontri online avevano una reputazione piuttosto dubbia. Si credeva che chi usasse questo metodo non riuscisse a trovare nessuno in «modo normale». Il funzionamento molto semplice e intuitivo di Tinder, in cui si esprime il proprio (dis)interesse per i potenziali partner scorrendo a destra o a sinistra, ha reso gli incontri online un fenomeno di massa.
Seconda posizione: Uber (2011): Uber ha cambiato la mobilità urbana. Prenotare un’auto usando semplicemente il proprio smartphone era una novità. In molti paesi, l’azienda ha considerato le leggi esistenti sul diritto del lavoro o sul trasporto di passeggeri come facoltative e ha usato tattiche aggressive per spodestare molte compagnie di taxi di lunga data.
Prima posizione: Instagram (2010): Instagram ha creato un’estetica completamente nuova. I ristoranti modificano il loro allestimento per apparire al meglio su Instagram. Le persone vanno dai chirurghi estetici per modificare il loro viso e avere un «volto da Instagram». E grazie alle funzioni copiate da Snapchat, Instagram sta diventando sempre di più l’app scelta per la comunicazione 1 a 1.
Le app più importanti del decennio
Le app fanno parte della nostra vita. Quelle riportate di seguito hanno segnato lo scorso decennio.
Decima posizione: TikTok (2016). TikTok è la prima app cinese di social media che ha riscosso notevole successo anche in occidente. Questo ha fatto sì che l’app, in cui soprattutto i più giovani postano più che altro video divertenti, diventasse oggetto di critiche. Numerosi media hanno parlato della censura riguardo questioni politiche sensibili per la Cina, ma il tutto è stato categoricamente negato dall’azienda.
Nona posizione: Flappy Bird (2014): all’inizio del 2014 questo gioco semplice, in cui bisognava impedire a un uccellino di andare a sbattere su dei tubi, fece impazzire tutto il mondo per qualche settimana. Poi lo sviluppatore fece qualcosa di molto altruistico: rimosse l’app da tutti gli App Store perché Flappy Bird creava troppa dipendenza. Ma i giochi per smartphone di oggi hanno naturalmente proprio questo modello di business.
Ottava posizione: Google Foto (2015): con Google Foto è stato possibile salvare le proprie immagini nel cloud gratuitamente e senza limiti fin dall’inizio. In questo modo, l’app si è distinta nettamente dalla concorrenza degli altri cloud che di solito si facevano pagare bene per ogni megabyte di spazio di archiviazione.
Settima posizione: Slack (2013): Slack ha portato le funzioni delle chat private nella comunicazione aziendale. Ora è possibile inviare delle emoji al lavoro in modo ufficiale. Tuttavia, questo nuovo tipo di comunicazione aziendale garantisce anche che i dipendenti siano sempre disponibili, spesso al di fuori dell’orario di lavoro.
Sesta posizione: Candy Crush (2012): i creatori di Candy Crush avevano un concetto opposto a quello di Flappy Bird. Hanno fatto sì che il loro gioco creasse sempre più dipendenza, realizzando così fatturati a nove zeri tramite gli acquisti in-app.
Quinta posizione: Snapchat (2011): per un certo periodo sembrava che Snapchat potesse rimpiazzare Facebook come social network principale, soprattutto tra i giovanissimi. Con i suoi messaggi che scompaiono e i filtri divertenti, Snapchat aveva molte caratteristiche innovative. Ma Facebook le ha copiate su Instagram senza alcuna vergogna. Ciononostante, Snapchat continua a detenere una solida posizione sul mercato.
Quarta posizione: Pokémon GO (2016): se vedete gente che si aggira per i parchi bui con in mano il proprio smartphone senza un motivo apparente, probabilmente stanno dando la caccia a dei Pokémon. L’app, uscita nel 2016, è stata una delle prime ed è ancora oggi l’unico gioco di realtà aumentata di vero successo.
Terza posizione: Tinder (2012): prima di Tinder, gli incontri online avevano una reputazione piuttosto dubbia. Si credeva che chi usasse questo metodo non riuscisse a trovare nessuno in «modo normale». Il funzionamento molto semplice e intuitivo di Tinder, in cui si esprime il proprio (dis)interesse per i potenziali partner scorrendo a destra o a sinistra, ha reso gli incontri online un fenomeno di massa.
Seconda posizione: Uber (2011): Uber ha cambiato la mobilità urbana. Prenotare un’auto usando semplicemente il proprio smartphone era una novità. In molti paesi, l’azienda ha considerato le leggi esistenti sul diritto del lavoro o sul trasporto di passeggeri come facoltative e ha usato tattiche aggressive per spodestare molte compagnie di taxi di lunga data.
Prima posizione: Instagram (2010): Instagram ha creato un’estetica completamente nuova. I ristoranti modificano il loro allestimento per apparire al meglio su Instagram. Le persone vanno dai chirurghi estetici per modificare il loro viso e avere un «volto da Instagram». E grazie alle funzioni copiate da Snapchat, Instagram sta diventando sempre di più l’app scelta per la comunicazione 1 a 1.
Dal 2010 a oggi, queste applicazioni hanno plasmato la nostra società.
Sebbene lo smartphone moderno sia stato inventato negli anni novanta, è diventato l’oggetto quotidiano più importante per la maggior parte delle persone solo in questo decennio. Il motivo principale? Le app.
Alcune app ancora oggi influenti, come WhatsApp, Google Maps, Twitter e Spotify, esistono già dall'ultimo decennio, ma gli anni dal 2010 in poi hanno portato alla luce app che hanno cambiato la società. La nostra galleria qui sopra ci mostra di quali app si tratta.
Cosa fare prima di mettere in vendita i vecchi dispositivi tecnologici
Cosa fare prima di mettere in vendita i vecchi dispositivi tecnologici
Prima di mettere in vendita un vecchio dispositivo, bisognerebbe seguire questi consigli.
Un po' di pulizia può fare miracoli e aumentare il valore di mercato di un dispositivo usato.
Perché nessuno vuole comprare uno smartphone con ditate evidenti o un portatile con briciole nella tastiera. Quindi, come prima cosa, occorre pulire il dispositivo a fondo.
Se si intende puntare su canali di vendita quali Facebook o altri Marketplace online, allora sarà tutto come su Tinder: migliore è la qualità della foto, maggiore sarà l'interesse all'acquisto.
Quindi, come seconda cosa, occorre dedicare un po' di tempo e impegno allo scatto di una foto del dispositivo e non utilizzare semplicemente un'istantanea sfocata scattata con la fotocamera del telefono.
Se la vendita si è conclusa ed è arrivato il momento della consegna, naturalmente bisogna prima accertarsi di aver salvato tutti i dati importanti. A tal fine, se si tratta di uno Smartphone, la soluzione migliore sono i servizi cloud.
Questi ultimi possono essere utilizzati anche per i computer, ma ovviamente una soluzione alternativa è quella di copiare i file importanti su una chiavetta USB.
Passiamo ora alla disiscrizione del dispositivo, necessaria ad esempio in caso di servizi in abbonamento attivi come Spotify o Netflix o altri servizi nell'account Apple.
Se il dispositivo ha una funzione antifurto, come «Cerca il mio iPhone» di Apple, questa funzione deve essere disattivata in modo che il nuovo proprietario del dispositivo possa utilizzarla allo stesso modo. Per i dispositivi Apple, è possibile disattivare questa funzione andando su www.icloud.com.
L'ultimo passaggio consiste nell'eliminare definitivamente tutti i dati dal dispositivo. iOS e Android offrono una funzione di ripristino che cancella in modo sicuro i dati memorizzati e riporta il dispositivo allo stato di fabbrica.
Se si tratta di un computer, occorre formattare il disco rigido e reinstallare il sistema operativo. Se sono stati memorizzati dati particolarmente sensibili, il disco rigido deve essere sovrascritto più volte utilizzando programmi speciali, in modo che non vi rimangano frammenti di dati.
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