Digitale & Lifestyle Maria Grazia Chiuri: l'ultima linea Dior si ispira alla maternità

La stilista spiega di essersi ispirata sia al lavoro dell'artista Judy Chicago, che a una serie di altri testi e concetti femministi.

Nel progettare l’ultima collezione Dior, Maria Grazia Chiuri si è ispirata al rapporto tra arte e maternità.

La scorsa settimana, la direttrice creativa della casa di moda francese ha presentato la sua collezione primavera/estate 2020 al Musee Rodin, nell'ambito della settimana della moda di Parigi. Gamma influenzata dallo stile dell’antica Grecia e che rivela cappotti realizzati con delicati ricami e gonne finemente pieghettate.

Per quanto riguarda le sue fonti di ispirazione, la madre in carriera spiega di essersi ispirata sia al lavoro dell'artista Judy Chicago, che a una serie di altri testi e concetti femministi.

«Il punto di partenza di questo progetto è stato il rapporto tra arte e maternità», racconta Maria Grazia Chiuri in un video di backstage per Elle British.

«Ho letto un libro che ho trovato molto interessante: “La Mamma” di Harald Szeemann. In questo libro, lo scrittore riflette sul ruolo delle donne e sulla loro creatività. Sembra un paradosso, ma c'è questa idea che le donne, poiché sono madri, possono riprodurre ma non produrre».

Nella nuova linea Diore, Chiuri è stata molto attenta a scegliere una tavolozza di colori che riflettesse i suoi vari temi.

Nell’antichità, in famiglia le donne avevano un ruolo cardine che spesso le faceva assurgere a un ruolo divino.

«Per l’ultima collezione ho scelto colori ispirati alla divinità, usando l'oro e una tavolozza che rimanda alla tecnica del vetro soffiato chiamata millefiori. Millefiori è un elemento molto importante: secondo me molto legato alla storia di Dior».