Digitale & Lifestyle Musica: ascoltarla danneggia la nostra creatività

CoverMedia

13.3.2019 - 11:33

Relaxed young woman at home sitting on the floor using laptop and listening to music

When: 14 Jan 2018
Credit: Bartek Szewczyk/Westend61/Cover Images
Relaxed young woman at home sitting on the floor using laptop and listening to music When: 14 Jan 2018 Credit: Bartek Szewczyk/Westend61/Cover Images
Source: Bartek Szewczyk/Westend61/Cover

L’idea «popolare» che certe melodie favoriscano il nostro senso creativo è stata confutata dagli scienziati.

Ascoltiamo musica per essere più creativi? È bene ripensarci.

Infatti, secondo una nuova ricerca condotta presso la University of Central Lancashire, la Lancaster University e la University of Gavle in Svezia, studiare, lavorare o scrivere con della musica in sottofondo può danneggiare la nostra performance.

Come parte della ricerca, il team di psicologi ha chiesto ad ogni partecipante di comporre una combinazione di parole per formare una frase comune. Il setting era un ambiente silenzioso, oppure una stanza in cui veniva ascoltata della musica. In questo caso, poteva trattarsi di canzoni con testi sconosciuti, musica senza testo, o canzoni con testi conosciuti.

Secondo i risultati, a compromettere maggiormente l’esito del test è stato l’ambiente in cui si ascoltava musica senza testo.

«Abbiamo ricavato prove significative riguardo alla performance dei partecipanti che lavoravano in un ambiente con musica in sottofondo», conferma dottor Neil McLatchie, della Lancaster University.

Una possibile spiegazione del fenomeno è l’azione dannosa della musica sulla memoria verbale. Gli scienziati evidenziano il fatto che, quando i partecipanti lavoravano con una canzone in sottofondo di cui conoscevano i testi, la loro creatività veniva comunque compromessa, anche se la musica di per sé stimolava il loro buonumore. Inoltre, non sono state trovate differenze nella performance di chi studiava o lavorava in un ambiente completamente silenzioso, e chi in una biblioteca con «suoni e rumori» tipici di questo luogo di studio.

«In conclusione, questi risultati contrastano l’idea popolare che la musica favorisce la creatività, anzi, dimostrano che questa, a prescindere dal fatto che si ascoltino canzoni con testi conosciuti o meno, rovina la performance creativa con cui si cerca di risolvere un problema», conclude dottor McLatchie.

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