Digitale & Lifestyle Olio extra vergine d'oliva: il migliore (anche) per cucinare

CoverMedia

12.3.2020 - 16:08

Four oil bottles. Still life.

When: 02 May 2017
Four oil bottles. Still life. When: 02 May 2017
Source: Covermedia

Gli esperti hanno scoperto che gli antiossidanti di quest’olio vengono conservati bene durante il processo di cottura.

L’olio extra vergine d'oliva è il più salutare in cucina, ma non solo da consumare a crudo. Il suo livello di antiossidanti, infatti, resta intatto anche durante il processo di cottura dei cibi, quando viene esposto quindi a temperature molto elevate.

I ricercatori dell’Università di Barcellona hanno condotto un esperimento in cui sono state simulate, in laboratorio, le condizioni in cui l’olio extra vergine d'oliva viene comunemente impiegato in cucina. Secondo i risultati, le proprietà antiossidanti di quest’olio, pilastro della dieta mediterranea, sono straordinarie: l'olio extravergine d’oliva contiene infatti un livello di acidi grassi e un contenuto di polifenoli più elevato rispetto ad altri oli vegetali. Un livello che resta invariato durante l’esposizione a temperature di cottura bollenti.

Durante l’esperimento, i ricercatori hanno osservato una diminuzione del livello di polifenoli pari al 40% quando l’olio raggiungeva una temperatura di 120 gradi, e del 75% quando arrivava a 170 gradi, ma la maggior parte delle proprietà antiossidanti dell’olio, fortunatamente, sono rimaste invariate.

«Nonostante la diminuzione della concentrazione di polifenoli durante il processo di cottura, l’olio raggiunge un livello di polifenoli che rientra nella dichiarazione di salute stipulata dalle normative europee», ha dichiarato Julian Lozano, uno degli autori della ricerca.

Oltre all’olio extra vergine d'oliva, la dieta mediterranea è ricca di tanti altri alimenti benefici, tra cui frutta e verdura, legumi, cereali e frutta secca. Il consumo di carne, pesce e latticini è ridotto al minimo.

Secondo innumerevoli ricerche, un’alimentazione di questo genere è in grado di abbassare il rischio di sviluppare condizioni di salute come ipertensione (pressione alta) e malattie cardiovascolari.

La ricerca è stata pubblicata per intero nella rivista scientifica Antioxidants.

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