Digitale & Lifestyle Peso in eccesso? Per eliminarlo mangiamo prima

CoverMedia

31.7.2019 - 16:08

Spoon of granola with raspberry and blueberry, close-up

When: 28 Jun 2017
Credit: Larissa Veronesi/Westend61/Cover Images
Spoon of granola with raspberry and blueberry, close-up When: 28 Jun 2017 Credit: Larissa Veronesi/Westend61/Cover Images
Source: Larissa Veronesi/Westend61/Cover

Anticipiamo l’ora di colazione, pranzo e cena se vogliamo perdere i chili di troppo.

Gli esperti di nutrizione danno l’ok alle diete intermittenti, ma non solo. Anche anticipare l’ora dei pasti principali può aiutarci a perdere il peso indesiderato, non tanto in termini di smaltimento di calorie, quanto di abbassamento dell’appetito.

È questa la «strategia naturale» a cui puntano i ricercatori della Louisiana State University, con il leader dello studio Eric Ravussin, e il team della University of Alabama at Birmingham, con a capo la dottoressa Courtney M. Peterson.

«Coordinare i pasti con il nostro ritmo circadiano, cioè il nostro orologio biologico, può essere una strategia potentissima per ridurre l’appetito e migliorare la nostra salute metabolica», ha spiegato Ravussin.

«Abbiamo la sensazione che la maggior parte delle persone troverebbe queste strategie riguardanti l’orario dei pasti molto benefiche per perdere peso o per mantenere il peso forma, visto che sono strategie naturali, in grado di aiutare la gente a mangiare meno», ha aggiunto la dottoressa Peterson.

I ricercatori hanno coinvolto nello studio 11 individui adulti tra uomini e donne. Tutti presentavano una condizione di sovrappeso, ma godevano di un buon livello di salute generale. Ad un gruppo di essi è stato chiesto di seguire una dieta intermittente, i cui pasti si effettuavano nel corso di 12 ore, dalla colazione alle 8 del mattino alla cena, alle 20 di sera. Un altro gruppo è stato sottoposto al programma Early Time-Restricted Feeding (eTRF), in cui dovevano consumare tutto il cibo della giornata nell’arco di 6 ore, dalla colazione alle 8 del mattino alla cena, alle 14 del pomeriggio.

Secondo i risultati, anche se la eTRF non aveva influito nelle calorie bruciate dai partecipanti, aveva tuttavia abbassato il loro livello di grelina, uno degli ormoni dello stomaco responsabili della sensazione di fame. Entrambe le diete avevano migliorato la condizione di sovrappeso iniziale dei partecipanti.

La ricerca è stata pubblicata per intero nella rivista scientifica Obesity.

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