Contraccettivi Pillole anticoncezionale: cambiamenti emotivi nel cervello

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19.2.2019 - 16:10

Source: Covermedia

Questo contracettivo orale può influenzare l’area cerebrale femminile che si occupa di riconoscere le emozioni.

La pillola anticoncezionale, che spesso viene prescritta per i suoi benefici sulla pelle e per regolare il ciclo mestruale, può avere anche dei contro. Secondo una nuova ricerca effettuata presso l’Università di Greifswald, in Germania, assumere questo contracettivo può difatti causare nelle donne un’alterazione emotiva a livello cerebrale.

«Più di 100 milioni di donne al mondo usano questo sistema anticoncezionale, ma notoriamente non sono tante le informazioni sui suoi effetti a livello emotivo, cognitivo e comportamentale», ha spiegato dottor Alexander Lischke. «A questo proposito, i nostri studi indicano che l’uso di contracettivi orali può avere un impatto negativo sull’area del cervello incaricata di riconoscere le emozioni negli altri individui, e ciò può influenzare anche il modo delle donne che prendono la pillola di instaurare e mantenere relazioni intime».

Per lo studio il team del dottor Lischke ha preso in esame un gruppo di 42 donne che prendevano la pillola e 53 che non la assumevano. Tutte le partecipanti sono state sottoposte a dei test per valutare la capacità di riconoscimento di espressioni emotive provenienti dalla regione oculare.

«Entrambi i gruppi hanno riconosciuto le espressioni più facili, ma le donne che prendevano la pillola avevano meno probabilità di identificare in modo corretto le espressioni più complesse», ha continuato l’esperto.

Il team pensa che questo scompenso potrebbe potenzialmente avere implicazioni più ampie, anche se sono necessarie ulteriori ricerche per esplorare la questione.

«Dobbiamo vedere se è possibile rilevare un’alterazione delle capacità femminili di intraprendere e mantenere una relazione: se questo dovesse rivelarsi vero, il nostro compito è quello di offrire a queste donne tutte le informazioni necessarie sulle conseguenze dell’uso di anticoncezionali orali», ha concluso il dottore.

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Frontiers in Neuroscience.

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