Lifestyle Più sinceri, più sani fisicamente e mentalmente

CoverMedia

1.12.2017 - 12:31

Senior couple and friend talking.

When: 22 Nov 2012

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**Only for use by WENN CPS**
Senior couple and friend talking. When: 22 Nov 2012 When: 22 Nov 2012 **Only for use by WENN CPS**
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(Cover) - IT Fitness & Wellbeing - Condurre una vita onesta ed essere sempre sinceri ci aiuta a restare in forma, sia con il corpo che con la mente. Lo sostengono i ricercatori del laboratorio San Diego Emotion Lab presso la University of California, USA, dopo aver esplorato gli effetti negativi delle bugie sul benessere generale di un individuo.

Il team ha preso in considerazione due diversi studi effettuati nel 2012, il primo incentrato sulle bugie «innocue» e sul livello di compassione di chi le dice nei confronti del «ricevente»; il secondo più dettagliato, sulle cause che spingono gli stessi individui ad essere disonesti e a mentire, anche alle persone a cui vogliono bene.

Secondo i risultati del primo studio, esiste un forte legame tra la tendenza a mentire e il senso di compassione: più alta quest’ultima, maggiori le probabilità di dire bugie all’interlocutore.

Nei «bugiardi» nel secondo studio, invece, i ricercatori hanno rilevato una forte differenza nel modo in cui i primi gestiscono il senso di empatia nei confronti degli interlocutori: una delle principali caratteristiche di questi individui è quella di identificarsi nelle persone a cui mentono pensando ai danni morali che subirebbero personalmente, se venissero trattati con onestà in una simile situazione.

«L’effetto della compassione sulle bugie è parzialmente mediato dall’importanza che l’individuo dà alla prevenzione di un danno emotivo, che potrebbe avere luogo nel caso in cui fossero sinceri», hanno spiegato gli scienziati.

Una ricerca pubblicata nel 2012 dalla University of Notre Dame, in Francia, ha analizzato il legame tra la tendenza a mentire e la salute mentale di chi lo fa, scoprendo che le persone oneste godono di un migliore stato fisico e psicologico. Lo studio ha coinvolto oltre 100 partecipanti di un’età compresa tra i 18 e i 71 anni: a metà di essi è stato chiesto di non mentire per 10 settimane, mentre ai rimanenti non sono state date istruzioni particolari.

A fine esperimento il gruppo degli onesti ha riportato una condizione di benessere generale nettamene superiore rispetto al secondo gruppo, e anche la qualità delle loro relazioni interpersonali era molto migliore.

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