Moda Il marchio Prada accusato di razzismo per accessori a forma di scimmia

CoverMedia

19.12.2018 - 13:10

Source: Covermedia

In seguito alle accuse di razzismo inoltrate alla campagna Pradamalia dall’avvocato civilista Chinyere Ezie, l’etichetta milanese ha ora creato un consiglio consultivo.

L’organico di Prada ha un nuovo comitato consultivo.

La nuova sezione amministrativa dell’etichetta milanese è nata in seguito alle accuse di discriminazione inoltrate alla campagna Pradamalia dall’avvocato civilista Chinyere Ezie, che ha accusato l’immagine della scimmia con labbra sporgenti usata dalla maison di essere una «caricatura razzista e denigratoria dei volti di colore».

«Il gruppo di Prada aborre le immagini razziste», hanno dichiarato i portavoce del marchio in una nota.

«I Pradamalia sono una fantasia composta da elementi dell'opera di Prada. Sono creature immaginarie che non intendono avere alcun riferimento al mondo reale e certamente non ai volti di colore. Il Gruppo Prada non ha mai avuto l'intenzione di offendere nessuno, aborriamo tutte le forme di razzismo e le immagini razziste. Per questo motivo ritireremo i personaggi in questione dai display e dalla circolazione».

Espandendo le scuse del 16 dicembre, la luxury house ha illustrato in dettaglio i modi in cui stanno pianificando di migliorare il proprio marchio, in particolare con l'istituzione di un consiglio consultivo.

«Vorremmo esprimere il nostro profondo rammarico e le nostre sincere scuse per i prodotti Pradamalia che erano offensivi, sono stati rimossi dal mercato e non saranno venduti», spiega l’etichetta.

«In futuro ci impegniamo a migliorare la nostra formazione sulla diversità e formeremo immediatamente un consiglio consultivo per guidare i nostri sforzi su diversità, inclusione e cultura. Impareremo e miglioreremo».

Prada ha anche annunciato che donerà i proventi di una qualsiasi delle Pradamalia vendute a un'organizzazione «basata a New York impegnata a combattere per la giustizia razziale, che è un valore in cui crediamo fortemente».

Tornare alla home page

CoverMedia