Resoconti notturni (parte 1)«Prima che il tuo cane mi attacchi, avrò già tirato fuori la pistola»
Bruno Bötschi
7.10.2019
Negli anni '80, al calare del sole nell’affascinante hotel Nova-Park di Zurigo, i portieri di notte erano responsabili del controllo e della sorveglianza della struttura. Come si evince dai loro resoconti, erano molto impegnati.
Il 14 luglio 1972 l’inaugurazione dell’hotel Nova-Park nel quartiere Altstetten di Zurigo fu spettacolare. L’imprenditore alberghiero René E. Hatt arrivò in groppa a un elefante poiché amava gli ingressi trionfali.
Con oltre 1000 letti, l’hotel a cinque stelle era all’epoca il più grande di Zurigo e il terzo in Svizzera. Hatt fu un pioniere del settore alberghiero elvetico. Desiderava offrire «un luogo di incontro in cui essere felici». Il suo motto: «L’ospite non va in città, è la città che va in albergo. L’hotel come alternativa alla piazza del paese con annessa osteria.»
Dopo l’apertura del Nova-Park, René E. Hatt, figlio di panettiere ed esperto economista aziendale, divenne rapidamente il re degli hotel. Nell’arco di dieci anni, il suo impero comprendeva sette strutture ricettive in tutto il mondo, tra cui anche l’Elysée a Parigi che, con le sue suite nello stile de le mille e una notte, era uno degli hotel più cari del pianeta. Hatt espanse in fretta il proprio impero - troppo in fretta, come risultò in seguito. Il «caso Hatt» diventerà uno dei più grandi fallimenti economici degli anni '80.
I resoconti redatti a mano dai portieri notturni tra il 1981 e il 1985 offrono una visione avvincente dietro le quinte dell’hotel Nova-Park. I quaderni formato A5 rilegati in finta pelle nera avrebbero dovuto essere distrutti anni fa, ma un ex dipendente li ha conservati nella sua cantina.
Ora il redattore di «Bluewin» Bruno Bötschi ha potuto dare un’occhiata ai registri del Nova-Park. Leggendo alcuni stralci di questi documenti sembra di essere immersi in un giallo – una quantità di materiale sufficiente per scrivere una saga composta da tre capitoli.
Le annotazioni dei portieri di notte sono state rielaborate con cura, senza tuttavia alterare lo stile di scrittura.
29 settembre 1981
(...) La «signora» della stanza 1426 desiderava prolungare la sua permanenza presso il nostro hotel. L’avevo già notata e le ho detto che non era possibile. Allo stesso tempo ho chiesto alla telefonista di ascoltare le chiamate. Questa telefonata è stata fatta stanotte. Voce maschile: «Quanto oggi?» Lei: «Sette.» – «Ce l’hai con te?» – «Sì.» – «Ecco, va benissimo.» Seconda chiamata (stessa voce): «Ora cerco di salire, ma sarà difficile perché sono tutti alla reception che guardano.» (...)
13 ottobre
(...) Poco dopo le 23, un uomo è stato ucciso da un colpo di pistola davanti al Tip-Top Garage. Ce l’ha riferito un ospite e noi abbiamo chiamato la polizia. Poiché all’inizio non era chiaro che tipo di rapporto ci fosse tra l’ospite (1320) e la vittima, la polizia ha interrogato anche noi.
In seguito si è scoperto che l’ospite era solo un testimone. La polizia è tornata intorno alle 5 e ci ha fatto domande su di una foto del loro fascicolo su cui però non abbiamo potuto dare risposte certe. Oggi la polizia criminale interrogherà il personale della palestra. (...)
31 ottobre
Il signor Sigrist (servizio di sicurezza, NdR) ha avuto una discussione con un certo signor Hofer che aveva con sé un cane. Il primo ha detto: «Prima che il tuo cane mi attacchi, avrò già tirato fuori la pistola.» Il signor Hofer era molto arrabbiato e non è riuscito a calmarsi. Alle 3.15 mi ha telefonato e mi ha comunicato che avrebbe presentato un reclamo scritto. (...)
4 novembre
(...) Quattro giorni fa, i signori Sigrist e Iselin hanno portato giù una signora che era stata vista più volte aggirarsi nel loro piano. Le abbiamo detto che era proibito. Si è rifiutata di dare il proprio indirizzo. Le abbiamo vietato l’accesso alla nostra struttura.
Oggi, poco dopo le 11, il signor Iselin l’ha vista nuovamente nell’edificio. Siamo andati in ufficio per parlare nuovamente con la signora. All’inizio della conversazione, il signor Iselin ha ricevuto uno schiaffo. Poiché la donna non aveva intenzione di fornire il proprio indirizzo, ho chiamato la polizia per far verificare i suoi dati personali. A questo punto, la donna ha iniziato a essere volgare e offensiva. (...)
20 novembre
(...) Il signor Yoon (1512) aveva portato una «signora» nella sua stanza. A quanto pare si è addormentato e in seguito si è accorto che gli mancavano 6200 franchi. Nessuno al bar ha visto la «signora»!? Il signor Yoon ha sporto denuncia contro ignoti. (...)
28 novembre
La «signora» della 1312 «lavora» moltissimo. Ieri ha avuto almeno quattro ospiti diversi nella sua stanza. Le ho detto che ci serviva la sua camera e l’ho invitata a lasciare la nostra struttura entro le 12. Assicuratevi che paghi il conto. (...)
11 dicembre
Ho dovuto chiedere a un addetto alla sicurezza di scortare fuori un uomo anziano perché stava urlando selvaggiamente nel corridoio e si stava comportando da vero strafottente. Come molte persone ieri, era ubriaco. (...)
17 gennaio 1982
Nella stanza 2117 è uscita una fiamma dalla TV. Il televisore è stato scollegato ed è stato scritto un messaggio per la riparazione. Ho fatto cambiare stanza agli ospiti. (...) Alle 5:00 del mattino, due stanze si sono lamentate dei latrati di cani al quarto piano, blocco C. La signora Ringer della 2416 ha lasciato i cani da soli e un biglietto in cui diceva di essere in ospedale e che sarebbe rientrata a mezzogiorno. Ho portato i cani in reception.
26 gennaio
Al Signor Mabrouk (1409) è stato rubato il passaporto da una donna che lui non voleva pagare. La polizia cantonale non ha voluto occuparsi del caso. Il signor Mabrouk ha poi incontrato la signora all’International e ha riavuto indietro il suo passaporto. Stamattina la polizia cantonale si è presentata nuovamente alla sua stanza e in seguito ha dichiarato che andava tutto bene.
28 gennaio
Il signor Mabrouk ha portato una prostituta nella sua stanza senza che nessuno se ne accorgesse. Verso le 4.10, un ospite della stanza 1249 ci ha telefonato per dirci che c’era una rissa in corridoio. Io e un collega siamo saliti velocemente e abbiamo trovato una donna e il signor Mabrouk, entrambi nudi, che si spintonavano e si picchiavano. Li abbiamo separati velocemente. (...) Dopo 45 interminabili minuti, finalmente sono arrivati due poliziotti. Lei (la prostituta) ha dato uno schiaffo a uno dei due. Anche dopo averla ammanettata era difficile tenerla ferma, quindi hanno fatto arrivare l’auto della polizia. (...)
10 maggio
(...) Mi sono rifiutato di fare entrare una donna perché era vestita in modo troppo «spettacolare» (abiti troppo corti).
Resoconti notturni (Parte 1)
Cosa succede in un hotel dopo il tramonto: «Bluewin» ha avuto accesso ai resoconti dei portieri di notte del Nova-Park. Vi si raccontano episodi verificatisi tra il 1981 e il 1985 nel più grande hotel di Zurigo. I quaderni avrebbero dovuto essere distrutti anni fa ma un ex dipendente li ha conservati a casa sua. Per fortuna!
Anche se è in rovina, il «Hachijo Hot Spring Hotel» offre sempre una splendida visuale sulle falesie dell'isola giapponese di Hachijō-jima, nel Pacifico.
Immagine: Dukas
La natura ha trasformato l’hotel in una sorta di giardino botanico.
Immagine: Dukas
I pochi vetri rotti facilitano la penetrazione dell'acqua e delle piante.
Immagine: Dukas
I sedili davanti al bar dell'hotel sono sempre perfettamente allineati ed ordinati.
Immagine: Dukas
Il fotografo olandese Bob Thissen e il suo assistente hanno preso posto in una camera d'hotel ancora ben conservata e si godono la vista.
Immagine: Dukas
Più di 20 anni fa, un fallimento ha costretto i gestori dell'hotel all'abbandono.
Immagine: Dukas
La piscina, un tempo coperta, è diventata un biotopo per la formazione di una sorta di canneto.
Immagine: Dukas
L'isola di Hachijō-jima era un tempo un luogo d'esilio per i criminali.
Immagine: Dukas
L'isola vulcanica di 69 chilometri quadrati ospita più di 7200 abitanti.
«Cosa cucino oggi?» - una domanda che affligge quotidianamente la maggior parte della popolazione svizzera. Bluewin corre in vostro aiuto con i filmati di «Blue Kitchen».
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