Digitale & Lifestyle Priorità di coppia: al primo posto la gentilezza

CoverMedia

27.9.2019 - 16:08

Smiling couple sitting in cozy cafe in front of window

When: 04 Jan 2018
Credit: Steve Brookland/Westend61/Cover Images
Smiling couple sitting in cozy cafe in front of window When: 04 Jan 2018 Credit: Steve Brookland/Westend61/Cover Images
Source: Steve Brookland/Westend61/Cover

Un nuovo studio fa luce sulle qualità più ricercate in un partner.

Bisogna essere gentili. Questa la priorità numero uno sia nella vita personale che in quella con il partner. Così riportano i ricercatori della Swansea University, che esplorano un concetto particolarmente rilevante in relazione a ciò che ognuno di noi cerca nell’anima gemella.

Il team ha intervistato oltre 2.700 studenti di college provenienti da diverse parti del mondo, esplorando le qualità più ricercate nella persona con la quale desideriamo condividere la nostra vita, utilizzando un budget fisso per «acquistare» le caratteristiche in questione.

Secondo le risposte ottenute, l’attrazione fisica e i prospetti di genere finanziario sono risultati molto importanti, ma ad accaparrarsi il primo posto nella lista delle priorità è stata la gentilezza.

La maggior parte dei partecipanti ha difatti speso il 22-26% del budget totale in questa qualità: altre grosse parti del budget a disposizione sono state investite nell’attrazione fisica e nell’aspetto economico, mentre tratti come creatività e castità hanno ricevuto meno del 10%.

Il team ha osservato numerose differenze tra gli studenti occidentali e quelli orientali, ma generalmente, la preferenza di una personalità gentile nel partner di vita è stata una costante anche attraverso le divergenze sociali e culturali.

«Abbiamo analizzato dei gruppi di individui culturalmente molto diversi tra loro per testare l’idea che alcuni comportamenti sono umanamente universali», ha dichiarato dottor Andrew G. Thomas, leader dello studio. «Se gli uomini e le donne agiscono in modo simile in tutto il mondo, questo rappresenta una prova in più che anche alcuni comportamenti si sviluppano a prescindere dalla cultura, e non per via di essa».

La ricerca è stata pubblicata nella rivista scientifica Journal of Personality.

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